Il primo cittadino di Frosinone usa parole durissime dopo le sanzioni inflitte dal Giudice Sportivo alla squadra gialloblu.

Frosinone-Entella 3-3 (foto dal web)

Frosinone-Entella 3-3 (foto dal web)

Parole durissime del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani dopo aver appreso le decisioni del Giudice Sportivo relative alla gara tra il Frosinone e la Virtus Entella: “La squalifica e i provvedimenti adottati sono paradossali e sicuramente iniqui. Se questo fosse il metro di giudizio imparziale, con il quale valutare tutte le situazioni di criticità che si presentano nei campionati professionistici si rischierebbe di chiudere tutti gli impianti soltanto perché l’arbitro è stato oggetto di fischi e improperi.

L’amministrazione comunale è vicina alla squadra e al patron Stirpe e non escludiamo proteste clamorose, nel caso in cui non venisse ripristinata la effettiva imparzialità all’interno della competizione sportiva cadetta. È in gioco in questo momento la credibilità di tutto il sistema calcio che qualcuno vorrebbe assimilare alla pessima gestione che ha contraddistinto per anni le corse dell’ippica, dove i risultati si decidevano a tavolino. Anzi a quella tavola dove erano ammessi solo pochi privilegiati”.

L’organo giudicante ha inibito il presidente Stirpe fino al 30 giugno 2015, ha comminato un’ammenda di 30.000 euro alla società obbligando la disputa di due gare interne con i settori “Tribuna Centrale” e “Distinti” privi di spettatori.

Questa la motivazione delle sanzioni comminate:


““Dall’esame del referto arbitrale i deprecabili accadimenti verificatisi durante ed al termine della gara possono sintetizzarsi nei seguenti termini. Alla fine del primo tempo, mentre gli Ufficiali di gara rientravano negli spogliatoi veniva lanciato, dai sostenitori del Frosinone un accendino in direzione dell’Arbitro oltre ad essere intonati cori offensivi relativi alla sua persona. Durante tutto l’arco della gara i sostenitori della società Frosinone occupanti sia la gradinata posta alle spalle dell’Assistente numero uno sia la gradinata posta alle spalle dell’Assistente due proferivano cori e grida insultanti nei confronti di entrambi, sul finire della gara gli stessi venivano fatti oggetto, sempre dai medesimi sostenitori, di un fitto e continuo lancio di oggetti oltre ad essere attinti da numerosi sputi.

Al fischio finale il dirigente accompagnatore della società frusinate si avvicinava con fare minaccioso verso un Assistente apostrofandolo con epiteti insultanti, successivamente mentre gli Ufficiali di gare facevano rientro negli spogliatoi, erano oggetto di numerosi cori insultanti aggravati da macabri riferimenti alla memoria dell’Arbitro recentemente scomparso. Inoltre nel corridoi che adduce agli spogliatoi il Presidente della società giallo-blu Sig. Maurizio Stirpe affrontava in maniera aggressiva l’Arbitro e con tono intimidatorio gli indirizzava espressioni ingiuriose, tale atteggiamento risultava essere particolarmente veemente tanto che solo l’intervento di un dirigente del Frosinone e di due componenti delle Forze dell’Ordine gli impedivano di entrare in contatto con il Direttore di gara, infine lo stesso Presidente impediva al proprio capitano, strattonandolo e minacciandolo, di andare a salutare l’Arbitro.

Infine, in virtù del clima di tensione che si era creato anche all’esterno dello stadio, gli Ufficiali di gara sono stati costretti ad abbandonare l’impianto, dopo circa un’ora di attesa, solo grazie alla presenza delle Forze dell’Ordine che li hanno scortati a sirene spiegate fino in autostrada. Del comportamento violento, aggressivo, ingiurioso, minaccioso e intimidatorio dei propri dirigenti e/o sostenitori la società Frosinone è oggettivamente responsabile ex artt. 12.5 e 14 CGS. visti gli artt. 12.5, 14, 18.1 lett. b) ed e) e 19.1 lett. e) e f) CGS”.