Si apre una nuova era nella storia del club marchigiano e del calcio italiano.

Il simbolo dell'Associazione Sosteniamolancona

Il simbolo dell’Associazione Sosteniamolancona

Si è aperta ufficialmente una nuova epoca nella storia dell’Ancona che proprio quest’anno celebra un secolo di storia. Ieri l’associazione di tifosi biancorossi “Sosteniamolancona” ha presentato con una conferenza pubblica alla città il progetto di gestione della società, nel quale la tifoseria sarà il vero proprietario della del sodalizio. Erano presenti i rappresentanti della tifoseria organizzata e le massime autorità cittadine, compreso il nuovo presidente onorario Fiorello Gramillano, ex sindaco della città e promotore dell’iniziativa, possessore della tessera n.1.

Nasce così la prima società di calcio italiana di proprietà dei tifosi. L’Ancona riparte da sè stessa scrivendo la storia del nostro calcio. L’attuale proprietà iscriverà la squadra in Lega Pro garantendo le coperture finanziarie necessarie e, contestualmente, cederà gratuitamente l’88% delle quote societarie all’associazione Sosteniamolancona, una realtà nata nel 2010 a seguito del fallimento della società che dalla serie B si ritrovò in Eccellenza.

La nuova Ancona ripartì rilevando il titolo sportivo dal Piano San Lazzaro, squadra di un quartiere cittadino, con al timone Andrea Marinelli, un presidente-tifoso come si definirebbe, che oltre a riportare il club tra i professionisti, diede l’impulso per fondare l’ Associazione a cui fu destinato il 2% delle quote societarie della nuova Ancona 1905. Dopo la risalita in Lega Pro, non senza difficoltà, Marinelli ha deciso di lasciare e di regalare la società all’associazione di tifosi. Per il presidente della Lega Pro, Ghirelli, è “la speranza del calcio, la cui svolta parte da qui”.


Tre i pilastri da cui parte l’impresa e che Sosteniamolancona  ha voluto rimarcare: sostenibilità economica, gestione del settore giovanile e partecipazione attiva sono le basi da cui si parte. Va detto che l’Associazione non camminerà da sola ma potrà ancora contare sulle solide spalle di Marinelli che è già riuscito a strappare importanti accordi di sponsorizzazione e garantierà per tre anni la fidejussione per l’iscrizione al campionato.

Sui modelli stranieri parte dunque nel nostro paese l’azionariato popolare. Ancona fa da modello e apripista di un nuovo modo di intendere e fare calcio. In Italia il presente e il recente passato di molti gloriosi club racconta di fallimenti a ripetizione, bancarotte, scandali provocate da inadempienze fiscali e corruzione. 100 squadre iscritte a campionati professionistici sono fallite negli ultimi 20 anni.

Ancona ha imparato la lezione. Tifosi veri, ora tocca a voi.