Il caso del senegalese fa discutere. E’ svincolato e troverà un’altra squadra

Ameth Fall

Ameth Fall

Chi ha conosciuto Ameth Fall ne parla come di un ragazzo simpatico e gioviale anche se non particolarmente estroverso. Quello che gli è accaduto nelle ultime quarantotto ore, però, dimostra come il calcio sia diventato molto più cinico e meno romantico di come era. Nel ritiro dei granata a Cascia, dove si prepara un’amichevole di lusso col Celta Vigo, è accaduto un episodio che ha spinto la società ad allontanare dal gruppo Fall. Ufficialmente era in permesso per motivi familiari e doveva riaggregarsi quest’oggi al gruppo, ma le strade si sono divise definitivamente tra il calciatore senegalese e la Salernitana. Un vero caso venuto alla luce mercoledì.

L’attaccante senegalese che era nel gruppo agli ordini di Vincenzo Torrente in Umbria nella notte tra martedì e mercoledì ha avuto degli incubi che hanno agitato la notte nell’albergo che ospita il ritiro della squadra. L’attaccante si è sfogato a ‘Radio Bussola 24‘. “Martedì scorso, durante la notte, mentre dormivo, ho avuto un incubo ed ho iniziato ad urlare. Sono uscito fuori dalla porta impaurito ed ho svegliato i miei compagni che successivamente mi hanno tranquillizzato. Poi è finita li, il giorno dopo mi sono allenato e la sera il team manager Avallone mi invita a fare una visita neurologica, infatti non sono andato via per motivi familiari come è stato scritto per tutelarmi. Dopodiché mi hanno spostato in camera da solo e non è successo nulla. Quell’incubo è capitato una sola volta, ma nel frattempo non ho avuto né un messaggio, né una chiamata da nessuno della società. Nemmeno un messaggio di conforto, si sono interessati più i giornalisti. Ho chiamato il direttore dicendo che avrei raggiunto la squadra in ritiro e mi ha risposto di trovare un’altra sistemazione per quest’anno’.


Sarebbe stata la stessa società a comunicargli la decisione di non volere un suo ritorno in ritiro. Eppure la Salernitana stava per proporgli un contratto di tre anni. Un pretesto per farlo fuori dunque? E perchè? Non rientrava più nei piani? Non avevo convinto? La società tace. L’attaccante sul suo profilo Facebook aveva descritto la vicenda mostrando di prendere la cosa con filosofia. “Ci tenevo ad informarvi che la mia esperienza con la Salernitana è finita già per un episodio che è successo una sera in ritiro dove mi sono sentito minacciato nel mio sogno di una persona e ho urlato e si sono svegliati tutti ed ho avuto paura, ma dopo quel giorno non mi è più successo niente. Se si chiude una porta se ne apre un’altra, sono abituato alle battaglie ma la guerra l’ho sempre vinta. Gente così non la voglio più vedere nella mia vita”. Successivamente ha ancora aggiunto: “Si preoccupavano i giornalisti e certi cari amici, ho chiesto Fabiani se domani dopo la visita dovevo tornare in ritiro in poche parole mi ha detto che non prendeva le responsabilità, quindi senza ancor andare dal neurologo mi hanno scaricato”.

Amare poi sono state però le ultime parole del senegalese : “Avrei firmato in Lega Pro con altre squadre che volevano vincere il campionato e che mi cercavano. Sto bene e non ho nessun problema. Ora cosa farò? Mi allenerò e ascolterò le offerte con più attenzione. Nella vita non bisogna fidarsi. Si chiude una porta e si apre un portone. Avevo già trovato casa a Salerno, sono rammaricato. Auguro alla Salernitana di fare un gran campionato. Mi tengo le mie delusioni, la vita continua”.