L’ex responsabile delle giovanili della Lazio pronto a rilevare il club abruzzese
Giulio Coletta è pronto a rilevare il 100% delle quote de L’Aquila Calcio. Oggi l’ex-responsabile del settore giovanile della Lazio, avrà un nuovo contatto con l’attuale patron del club, Chiodi, per discutere del possibile passaggio di proprietà della società. Coletta fa capo a un duo di imprenditori “intenzionati a rilevare una società di Lega Pro per un serio progetto che possa nell’arco di qualche anno portare la squadra a competere per la promozione in Serie B“. La prima proposta era riferita al 51% delle quote, poi la trattativa si è spostata sull’acquisto dell’intero pacchetto.
A che punto è la trattativa?
“Al momento non ci sono novità, oggi chiamerò Chiodi e discuteremo. La nuova cordata è pronta per rilevare la società. Aspettiamo una risposta dal presidente. Tutto dipende dalla volontà o meno di cedere”
Qual è il vostro progetto?
“La nostra idea è di strutturare una società solida, con l’aspetto fondamentale di impiantare a L’Aquila un settore giovanile importante. Questa è l’idea principale”.
Ci dica come.
“Vogliamo valorizzare i talenti del posto, impiantando una scuola calcio numerosa in grado di poter garantire alla prima squadra l’afflusso delle leve giovani provenienti dal nostro serbatoio”
“Senza dubbio. Ha un buon bacino d’utenza. E’ l’unica società del territorio rimasta in Lega Pro. Avezzano e Celano sono nei dilettanti e con queste società si potrebbe aprire un discorso di collaborazione. L’idea è quella di avere una prima squadra che dipenda poco dai prestiti o da giocatori provenienti dalle categorie superiori e quindi strapagati. Vogliamo una squadra composta da giocatori fatti in casa, orgogliosi di indossare la maglia”.
Lei avrebbe un ruolo ampio nel progetto.
“Mi occuperei sia della prima squadra che del progetto del settore giovanile, per cui metterei a disposizione la mia esperienza. Alla Lazio abbiamo fatto grandi cose e negli ultimi anni tanti talenti sono usciti dal settore giovanile biancoceleste. Penso a Cataldi, a Guerrieri e a tanti altri che oggi giocano in Serie B. La scelta di un tecnico in gamba è fondamentale per arrivare lontano e si possono raggiungere grandi traguardi anche senza avere dei fenomeni o spendere cifre enormi. Il Carpi e l’Empoli insegnano”.