La formazione di De Zerbi affronta i giallorossi nella seconda giornata.

Lo Stadio Zaccheria

Lo Stadio Zaccheria di Foggia (foto dalla rete)

Dimenticare Pagani. Il risultato per lo meno, non la prestazione che dovrà servire alla squadra per stare attenta a non commettere di nuovo certi errori. Lo sa mister De Zerbi, apparso piuttosto carico, quasi nervoso, nella conferenza stampa pre Foggia-Catanzaro.

Non sono piaciute al tecnico rossonero alcune critiche, giudicate esagerate: “Dire che dobbiamo vergognarci, è eccessivo. Se si parla di una squadra che ha dato delle soddisfazioni non è il caso. Non posso vergognarmi di ragazzi che mi hanno dato soddisfazioni un mese fa, per festeggiare i quali alle 2 di notte si aprì lo stadio a 2mila spettatori, dopo la vittoria col Bari. I giocatori sono come miei figli, possono anche fare una cavolata, non mi vergognerò mai di loro. Non posso buttare tutto dopo una sconfitta”.


La sfida contro il Catanzaro dovrà essere quella del riscatto, l’opportunità per infiammare lo Zaccheria, che domani si presenterà finalmente con la tribuna est riaperta. “Dobbiamo tornare a essere noi stessi, con le nostre caratteristiche. Mi preoccuperei se avessimo perso per merito degli avversari, invece quando subiamo è sempre per colpa nostra. Dobbiamo limitare gli errori in fase di costruzione”. E sulle critiche alla difesa risponde: “L’importante è trovare un equilibrio di squadra”.

CONVOCATI – Rispetto alla gara contro la Paganese potrebbe rientrare capitan Agnelli, anche se, come dichiarato dallo stesso De Zerbi, atleticamente ha bisogno di tempo per mettersi sullo stesso piano dei compagni. Recuperato anche Viola, che potrebbe però partire dalla panchina. Sono 22 i giocatori convocati per la sfida di domani. Assenti Floriano, Sicurella, Bruno e Ricciardi. Di seguito l’elenco completo: Narciso, Micale, Tarolli, Agostinone, Angelo, Bencivenga, Coletti, De Giosa, Di Chiara, Gigliotti, Loiacono, Agnelli, D’Allocco, Gerbo, Quinto, Riverola, Bollino, Iemmello, Lodesani, Sainz Maza, Sarno, Viola.

Alessandro Tosques