Scatenato, agitato, tarantolato ma soprattutto vincente…il CT della Nazionale non è mai stato banale durante le interviste e le conferenze stampa. Abbiamo raccolto le 10 frasi che più delle altre hanno lasciato un segno.
La prima frase da noi scelta è stata pronunciata proprio nel suo primo periodo juventino quando il club bianconero non vinceva ormai da diversi anni:
1) “La Juve l’ho lasciata che era antipatica a tutti perchè vinceva ed ora la ritrovo che è simpatica a molti perchè non vince, ecco io voglio farla tornare antipatica”
Conte vince il suo primo scudetto sulla panchina della Juve eppure qualcuno lo critica per un gol di Muntari non concesso in Milan-Juve, lui dice:
2) “Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, guardatevi le rose dell’Inter di Mancini e della Juve di Capello, che hanno fatto meno punti di noi. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario soprattutto considerando da dove venivamo, ovvero da due settimi posti. Il resto sono chiacchiere. Ma si sa: quando il lupo non arriva all’uva dice che è amara…”
Predestinato? Secondo Antonio Conte non ci sono dubbi, lui sarebbe stato un grande calciatore e lo aveva capito sin da giovane
3) “Non ho mai pensato di essere un grandissimo giocatore mentre ho sempre saputo che sarei diventato un allenatore. Già da Lecce quando giocavo nella primavera e allenavo la squadra di mio fratello. Era una vocazione. Sono portato a dare un indirizzo. Un metodo. Indicare una squadra. Prendere le decisioni”.
Nel 2007 Conte è l’allenatore dell’Arezzo in B, c’è anche la Juve in quel campionato e proprio la Juventus perde in casa con lo Spezia e fa retrocedere l’Arezzo di Conte che è furioso con i calciatori bianconeri che, già promossi, non hanno dato il massimo
4) “C’è profonda delusione e profonda amarezza, rispetto tanto i tifosi juventini ma ho poco rispetto per la squadra e per i calciatori attuali della Juve. Retrocedere così fa male però mi fa capire cose che già sapevo… Nel calcio si parla tanto, tutti sono bravi a parlare, adesso sembrava che i cattivi fossero fuori e che ora ci fosse un calcio pulito, infatti siamo contenti tutti, evviva questo calcio pulito”,
Galliani stuzzica la Juve e Conte dicendo che il suo Milan, nonostante non abbia vinto gli ultimi due campionati, è la squadra che negli ultimi anni ha fatto meglio di tutti. Conte risponde così:
5) “Quello che conta a casa mia sono le vittorie. Entri nella storia se vinci e scrivi qualcosa, ecco. Vincere non è mai facile. Chi vince scrive la storia, gli altri possono solo fare chiacchiere. Poi magari tutti sono contenti del campionato fatto, ma alla fine una sola vince e quella può scrivere la storia, gli altri magari vanno a leggerla”.
Gli chiedono qual’è la sua ricetta per vincere e Conte ce l’ha ben chiara in mente:
6) “Per vincere ci vogliono testa, cuore e gambe. Non in quest’ordine preciso”.
Antonio Conte torna con la Nazionale va giocare a Torino dopo le dimissioni da allenatore della Juve, c’è chi gli chiede cosa si aspetta e lui risponde…
7) “Cosa mi aspetto a Torino? Mi aspetto di vedere mia figlia e di riabbracciarla”
Anche in Nazionale le polemiche sono forti, Conte vuole essere tutelato e dice senza metti termini il momento che sta vivendo il movimento calcistico italiano
8) “Tutti dicono che il momento è difficile, che bisogna cambiare, ma poi mi giro e vedo che sono solo. La verità è che la Nazionale da solo fastidio”
Conte arriva alla Juve dopo un settimo posto del club bianconero fatto di tante sconfitte, ed allora lancia un messaggio chiaro a tutti i suoi calciatori
9) “A me piace vincere, ovvio. Non sopporto i giocatori che sorridono al termine di una partita persa. Questo è il modo per mandarmi su tutte le furie. Per ora ho ottenuto due promozioni in serie A che considero traguardi di spessore”.
Chiudiamo con una risposta seccata di Conte alle polemiche mosse da Fabio Capello alla sua Juve dopo un match a Verona
10) ”Dei suoi anni alla Juve ricordo non tanto gioco e due scudetti revocati… Le belle Juve che ricordo erano quelle di Trapattoni e Lippi…