I biancazzurri, battendo in trasferta l’Akragas, salgono a quota 12 punti.

(foto: andrialive.it)

I tifosi della Fidelis Andria (foto: andrialive.it)

La storia della Fidelis Andria è simile alla vita di una fenice. Morta e risorta dalle proprie ceneri. La squadra pugliese aveva raggiunto l’apice negli anni 90 giocando per sei stagioni in Serie B. Nel 2005 si materializzò il fallimento della società e grazie al sindaco di allora e al supporto finanziario di un gruppo d’imprenditori locali fu formata l’Andria Bat. Quest’ultima riuscì a rimanere tra i professionisti grazie al noto lodo Petrucci.

L’appellativo “Bat” era stato pensato per indicare la natura territoriale della squadra, che sulla carta avrebbe dovuto rappresentare la squadra professionistica unica della provincia (la futura Barletta-Andria-Trani) che sarebbe sorta negli anni successivi. L’idea di una fusione con le squadre delle città di Barletta e Trani fu rigettata dalle stesse nei mesi successivi alla fondazione della squadra. L’appellativo Bat sparì dalla stagione 2011-12.

Dopo anni altalenanti tra Serie C1 e C2 (con un ripescaggio in mezzo), nell’estate 2013 la società fallisce. Al suo posto nasce la Fidelis Andria 1928 che ripartirà dall’Eccellenza pugliese. La squadra, con investimenti sportivi e societari, parte alla grande e nel giro di due approda in Lega Pro. L’esordio stagionale nella terza serie è da urlo: vittoria a Lecce contro i salentini.


Nell’ultima giornata gli andriesi sono andati a vincere nel campo ostico dell’Akragas grazie alle reti realizzate nel primo tempo dall’attaccante Francesco Grandolfo (l’anno scorso 35 presenze e 22 goal alla Correggese per il 23enne di Castellana) e dal centravanti Nicola Strambelli (19 presenze e 3 reti con gli andriesi in Serie D per il 27enne di Bari). La squadra pugliese comanda il girone C della Lega Pro con 12 punti.

Dall’ambiente traspare soddisfazione ma si predica calma ricordando che l’obiettivo dichiarato a inizio stagione è una salvezza tranquilla. La città, però, è entusiasta degli uomini di mister D’Angelo e molti tifosi auspicano, almeno in futuro, un ritorno nel torneo cadetto. Un sogno? Mai dire mai nel calcio.

Leonardo delle Noci (@Leooooooooooo86)