E’ arrivato il momento dell’affermazione definitiva?

Calciatore

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Dicevano fosse un predestinato, che avesse le qualità per diventare un vero fenomeno. E via con i paragoni illustri, da quello con Coutinho fino alla scomoda etichetta di potenziale “nuovo Messi“. Lui è Daniel Bessa, ex trequartista italo-brasiliano della Primavera dell’Inter, con la quale incantava e vinceva. Daniel, infatti, fu il trascinatore dei nerazzurri guidati da Andrea Stramaccioni alla conquista della NextGeneration Series, la Champions dei giovani.

Nella stagione 2011-2012 Bessa con l’Inter raggiunse la doppia cifra sia in termini di reti che di assist, dando l’idea di essere una stella pronta ad esplodere definitivamente. Poi un bruttissimo infortunio lo tenne fermo quasi un anno e gli tarpò le ali: così Daniel inizia un lungo girovagare, che lo porta a vestire le maglie di Vicenza, Olhanense e Sparta Rotterdam. Risultati? Zero gol e presenze col contagocce, con i guai fisici che non smettono di tormentarlo.


L’anno scorso, però, ecco la chiamata del Bologna, voglioso di scommettere sul suo talento per tornare subito in Serie A. Il tecnico Diego Lopez lo reinventa regista davanti alla difesa o all’occorrenza mezzala e Bessa torna a brillare. Quest’anno la metaformosi da playmaker si sta completando con addosso la maglia del Como, club che Daniel cercherà di trascinare verso una difficile salvezza in Serie B.

In queste prime 6 giornate di campionato l’ex canterano nerazzurro è risultato spesso uno dei migliori in campo, trovando anche la via del gol. Bessa dirige il centrocampo con grande personalità, riuscendo ad alternare capacità di impostazione di gioco ad un grinta necessaria per svolgere compiti di rottura. Ora non gli resta che continuare così, perchè a soli 22 anni il tempo per spiccare il volo c’è ancora tutto!

In bocca al lupo.

Giuseppe Marzetti