Un pilastro dell’Under 21 relegato in panchina

Bianchetti

Bianchetti

La pessima posizione in classifica dell’ Hellas Verona genera alcune riflessioni. Considerata nella giusta misura la cattiva sorte che attanaglia i gialloblù in attacco, costretti a fare a meno di Luca Toni e Giampaolo Pazzini allo stesso momento, restano altre questioni da chiarire, tecnico e tattiche. Oltre all’attacco spuntato, solo 8 reti (ha fatto peggio solo il Bologna), il Verona di Mandorlini ha la seconda difesa più battuta del campionato. E tutta colpa di Rafael non può essere. La retroguardia scaligera è da rivedere.

La stagione di Souprayen è finora stata mediocre, e anche l’eterno Rafael Marquez nell’attuale stagione non sta giocando all’altezza dei livelli migliori della sua carriera e appare parecchio arrugginito. C’è un giovane che scalpita alle spalle del messicano, Matteo Bianchetti, giovane grande promessa azzurra, pilastro della Nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio, dove gode di grande considerazione e fiducia. Sempre presente con le sue 21 presenze. Messosi già in luce nelle ultime due stagioni in B con lo Spezia, pare essere pronto per una maglia da titolare ma il tecnico scaligero gli ha concesso soltanto scampoli di partita con un’unica presenza da titolare a San Siro contro l’Inter dove, tra l’altro, non ha demeritato. Al momento è lo svedese Helander a chiudergli la strada, di fianco all’inamovibile Moras.

Si ripete dappertutto che la ricetta per il rilancio del nostro calcio sia dar più spazio ai giovani, ma poi la sostanza è che c’è sempre qualche prodotto dell’estero a sbattere la porta in faccia ai nostri talenti. Chissà che non riesca a scalare qualche posizione nella rosa gialloblù. Fuori la grinta Matteo!