Dopo gli esoneri di Iachini e Zenga nulla è cambiato 

Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero

Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero

Che alcuni presidenti siano ingombranti si sa da sempre. E proprio questi personaggi, intesi nel senso più comune del termine, sono tanto attaccati alle loro creature e tanto minifici in termini di esborso delle proprie tasche da ritenere giusto qualsiasi loro atteggiamento spesso fuori dell’ordinario. Fargli troppo le pulci non è neanche giusto, visto che la barca la timonano loro, ma in questi casi sono i primi a rimetterci…….la faccia.

Perchè vedendo cosa hanno fruttato gli esoneri prima di Beppe Iachini al Palermo, avvenuto dopo una vittoria, e di Walter Zenga, un vero signore nell’accettare la decisione, nulla è cambiato per le due squadre, se non in peggio. La personalità tracotante di Zamparini e quella bizzarra di Ferrero sono all’origine delle loro cervellotiche decisioni. Ballardini non ha dato il cambio sperato al Palermo, nè nel gioco nè nei risultati dopo la batosta subìta al Barbera ma almeno non si può comunque dire che sia da meno del suo predecessore. Per Montella invece si può. Due sconfitte sonore nelle prime due partite per il tecnico voluto dalla “piazza” e benedetto dal presidente blucerchiato come uomo della provvidenza in sostituzione di uno Zenga il cui esonero è stato troppo ingeneroso per non poter ora analizzare con severità di giudizio questa scelta.

Questo calcio corre troppo e a volte chi troppo vuole nulla stringe. Continuiamo ad essere 60 milioni di allenatori e commissari tecnici. Di presidenti e tifosi che vogliono la luna ce ne sono un’infinità. Peccato che dalle lezioni non si impari poi molto. Vero presidenti?