Piace a tanti club europei. E’ stato a un passo dal Milan. 

Montero

Montero

L’Ecuador che comanda il girone sudamericano di qualificazione al prossimo Mondiale del 2018 fa notizia. Non è la prima volta che la selezione ‘Tricolor’ si trova nelle prime posizioni ma da sola in testa dopo quattro giornate non c’era mai stata. Merito di una crescita globale del calcio nazionale e di una nuova fiducia nei propri mezzi da parte di una formazione snobbata fuori dai confini continentali ma, invece, parecchio considerata nell’emisfero sud.

Nel torneo pre-mondiale si è spesso ben comportato ma le quattro vittorie consecutive aprono nuovi scenari per il futbòl ecuadoriano. Le ultime due in ordine di tempo sono arrivate senza tra l’altro i due elementi di maggiore talento, i “gemelli” Valencia, Antonio e Enner, giocatori di livello internazionale. Senza i suoi due fuoriclasse la ‘ Tri ‘ è riuscita lo stesso a fare bottino pieno in casa, contro l’Uruguay di Cavani, e in Venezuela opposta alla Vinotinto. Merito della ritrovata vena realizzativa dell’attaccante Felipe Caicedo ma anche e soprattutto alle straordinarie prestazioni di Jefferson Montero, esterno d’attacco imprendibile per i suoi marcatori. Motorino inesauribile, dotato di ottima tecnica, fa della corsa e del dribbling in velocità le sue armi migliori. Abile con entrambi i piedi ha rifornito i compagni di assist e ha segnato un gol nell’ultimo match terminato 3-1 a Ciudad Guyana.

Nell’incontro contro la Celeste ha fatto ammattire i difensori uruguagi, in particolare Pereira che l’ha sofferto tremendamente dall’inizio alla fine. Titolare inamovibile nello Swansea con cui è legato da un contratto fino al 2018, a 26 anni è definitivamente maturato e diventato imprescindibile nell’economia delle sue squadre. E’ tornato in Europa prelevato in Messico dal club gallese di Premier League dopo esperienze non esaltanti in Spagna tra Villareal, Levante e Betis Siviglia.

Era stato sondato dal Milan nell’estate del 2014 dopo il buon mondiale disputato, ma poi non se ne fece nulla. Costava 5 milioni all’epoca quando ancora ‘La turbina‘ giocava nel Monarcas Morelia. Ora ne servirebbero il doppio per acquistarlo. Il suo procuratore è lo stesso di Fredy Guarin che conosce bene Milano e sembra che i rossoneri abbiano un ritorno di fiamma per lui. Da cosa nasce cosa, e al Milan uno come lui può fare comodo.