Serie D: Il giovanissimo centrocampista del Bisceglie si sta facendo apprezzare nel Girone H

Simone Fanelli

Simone Fanelli

Il centrocampista Simone Fanelli si gioca le sue carte con il Bisceglie in serie D. Non ha ancora 18 anni, li compirà il prossimo 2 dicembre ma ha le idee chiare sul suo futuro vivendo serenamente il suo presente che lo vede protagonista in serie D in maglia nerazzurra. Sperando in un futuro da professionista e magari indossando la maglia gloriosa del Bari. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio.

In quale società sei cresciuto calcisticamente?
” Ho iniziato con l’Andria, la squadra della mia città e tre anni fa, dopo un provino andato bene, entrai nel settore giovanile del Parma. Un’avventura purtroppo durata soltanto una stagione, poi fui chiamato al Lanciano dove ho trascorso un anno e mezzo tra Allievi e Primavera. A gennaio ho ricevuto la chiamata del Padova in D che è stato il mio battesimo con i grandi dividendomi tra prima squadra e juniores con cui sono arrivati in finale scudetto ed ho avuto anche la soddisfazione di essere convocato nella nazionale di serie D”.
Quali persone sono state importanti nella tua formazione?
” La persona a cui devo molto a livello calcistico ma anche sentimentale è di certo Maurizio Neri che mi ha allenato a Parma. Oltre ad essere un grande allenatore e soprattutto un grande uomo che riusciva sempre a farmi tornare il sorriso anche nei momenti no perciò ritengo lui il più importante finora. Altre due persone fondamentali sono state anche Angelo De Ruggero che mi allenava ad Andria, che è stato come un papà per me, e Andrea Periotto che ho avuto a Lanciano con cui avevo un ottimo rapporto. Ringrazio anche la mia procuratrice Cristina Russo che da tre anni mi supporta”.
Come sei arrivato a Bisceglie?
” La scelta di Bisceglie quest’estate è stata più di cuore che di testa. Volevo restare a Padova dove però avrei avuto pochissimo spazio in Lega pro anche perché non mi sento ancora pronto per la categoria e perciò volevo giocarmela in serie D. Avevo proposte da squadra venete mi sono convinto a tornare in Puglia anche perché penso che in questo girone si possa crescere più in fretta che in altri, a livello sia tecnico che caratteriale, giocando contro squadre di spessore come Taranto, Nardò o Potenza. E direi che fino ad ora è stata una scelta azzeccata per come stanno andando le cose dal punto di vista personale e di squadra”.
Cosa ti aspetti da questa stagione?
” Tantissimo. La serie D penso sia il giusto campionato per favorire a 360 gradi la giusta crescita di un giovane, è molto seguito dagli addetti ai lavori soprattutto per i giovani come me e se fai bene penso possa aprirti entro un paio d’anni le porte per il professionismo”.

Si sa di alcune difficoltà societarie e stipendi non pagati. Come state affrontando voi calciatori questa cosa?
” Ormai tutti sanno che siamo in difficoltà ma credo che a breve qualcosa si dovrebbe aggiustare. Noi calciatori stiamo continuando a fare il nostro mestiere per noi stessi e per la maglia e ogni domenica scendiamo in campo solo per vincere aspettando delle notizie ufficiali che dovrebbero uscire prossimamente”.
Dove vorresti giocare nel prossimo futuro?
“Al mio futuro non penso più di tanto, continuo a vivermi il presente cercando di migliorare giorno per giorno in tutto sia dentro che fuori il campo. Il mio più grande sogno sarebbe vestire la maglia del Bari, la squadra della città in cui sono nato, e vorrei tanto giocare anche con l’Andria, squadra della città dove vivo. Due città e due due tifoserie che amo”.
I tuoi obiettivi personali?
” Il mio primo obiettivo personale è quello innanzitutto di continuare a far bene con il Bisceglie quest’anno sperando che tutto si aggiusti. Voglio potermi aprire le porte magari per l’anno prossimo della Lega pro o magari di qualcosa di più importante ma per ora ti ho già detto penso solo a far bene qui con la testa sulle spalle e ad andare avanti per la mia strada che è ancora molto molto lunga”.