Intervista esclusiva a Riccardo Rossini, centrocampista molto promettente.
Il calcio è uno sport che regala storie davvero particolari. Una di queste è quella di Riccardo Rossini, giovane centrocampista classe ’93 in forza alla Giana Erminio, maglia con quale sta disputando stagioni di ottimo livello. Riccardo fu portato da suo papà al Cimiano, una società che rappresenta la scuola calcio del Milan: quando decise di sostenere un provino con i rossoneri, però, venne considerato troppo piccolo fisicamente. Una beffa se si pensa che ora Rossini è un ragazzone di 193 cm, sul quale iniziano anche a circolare interessamenti di società di categorie superiori. Lui, intanto, ci ha raccontato la sua storia…
Riccardo, per te è la terza stagione consecutiva con la maglia della Giana Erminio. Che importanza dai a questa esperienza nel tuo processo di crescita professionale?
“Per me la Giana significa davvero tanto. Sono arrivato qui a 16 anni e ho fatto due anni di Juniores, prima di essere girato in prestito al Tribbiano. Dopo una buona stagione mi ha richiamato mister Albè, che qui chiamano il Ferguson della Martesana, perchè sono 21 anni che siede su questa panchina. Così sono tornato alla Giana, dove ho sempre giocato grazie alla fiducia dell’allenatore. Il primo anno di Serie D è stato fondamentale per la mia crescita, poi con la Lega Pro ho acquisito ancora più esperienza: ci tengo a ringraziare tutti i miei compagni ed il mister, che considero il mio secondo padre. Gli devo molto!”.
Magari sta arrivando anche il momento del grande salto di categoria.
“Io ci spero sempre, anche perchè mi piacciono le sfide. Già adesso sto vivendo un sogno, salire ancora di categoria sarebbe fantastico. Lavoro ogni giorno per migliorare e meritarmi un futuro importante”.
C’è già stato qualche contatto con società di livello superiore?
“Da quello che ho letto su degli articoli, mi seguiva l’Atalanta. Sinceramente non ho mai avuto un contatto diretto con loro, anche se voci di questo tipo fanno sempre piacere. Mai dire mai nel calcio…”.
Raccontaci ora la storia dei tuoi inizi con un pallone tra i piedi.
“Ho iniziato a 5 anni nella squadra della scuola che frequentavo, prima che mio padre mi portasse al Cimiano, una società vicino casa affiliata al Milan. Lì ho avuto la fortuna di avere come primo mister Francesco Zagatti, un pezzo importante della storia rossonera. Nell’anno degli allievi, invece, potevo andare al Seregno in Serie D, ma a causa di un incidente in motorino saltò tutto: mi prese la Giana Erminio e, ad oggi, posso dire che è stata una fortuna…”.
Infine, una curiosità. Svelaci la maglia che sogna di indossare Riccardo Rossini nel suo futuioro.
“Il grande sogno sarebbe quello di giocare a San Siro con la maglia del Milan, la mia squadra del cuore. Mi vedrei molto bene, però, anche in club come Sampdoria, Genoa e Palermo. Mi affascinano le realtà dove c’è un clima così passionale. In piazze del genere il calciatore sente il calore della gente ed entra in campo ancora più carico, spinto da un tifo pazzesco”.
In bocca al lupo.
Giuseppe Marzetti