In Italia in tanti si staranno mangiando le mani.
Nel momento del tuffo di Adil Rami che ha fatto gioire tutta Siviglia, chissà come avranno reagito i tifosi del Milan: più risentimento che rimpianto, per un calciatore che i rossoneri hanno scaricato dopo prestazioni non sicuramente convincenti. Così come, guardando i gol capolavoro di Pierre-Emerick Aubameyang e Philippe Coutinho in Europa League, qualcuno sdraiato sul divano avrà sentito i morsi sullo stomaco: mentre Milan e Inter aspettano di rientrare nel giro, i loro ex, diventati grandi, sono i padroni del giovedì che ha sancito l’uscita di tutte le squadre italiane dalle competizione europee.
Qui i rimpianti, però, ci sono…eccome. Due talenti purissimi, lasciati andare troppo presto dalle milanesi, emigrati lontano dal nostro calcio, dove ora sarebbero stelle assolute. Gol, giocate da campioni e gli occhi di mezza Europa puntati addosso: Pierre e Philippe, quanto ci piacerebbe tornare indietro nel tempo e tenervi stretti. Peccato. Eppure basta solamente crederci un po di più, senza essere precipitosi.
Stessa cosa che avranno pensato i tifosi della Juventus “gelati” da King(sley) Coman, la carta vincente di Guardiola che ha fatto fuori i bianconeri dalla Champions League. Lui è un ragazzino di 19 anni che sa fare cross al bacio e segnare reti meravigliose che chiudono le partite prima che qualcuno possa immaginare di riaprirle. Allegri in lui ci credeva, tanto da farlo giocare titolare al posto di Dybala ad inizio stagione, ma Guardiola forse ancora di più.
Pep ha infatti consigliato al club di spendere 28 milioni (il prezzo complessivo dell’operazione tra prestito biennale e riscatto), mica due spicci. Lo ha voluto fortemente e gli ha cambiato ruolo, trasformandolo in esterno d’attacco libero di svariare pur facendo tutta la fascia. “Lì è più facile crescere – dice Max – perché sei in una squadra otto spanne più forte delle altre”. Poi però la partita della vita la fai in Champions, contro la Juve, entrando a gara in corso, senza paura. Morale della favola? Coman è già cresciuto e la Juve ne ha fatto le spese.
Coutinho, Aubameyang e Coman, fratelli dal destino comunque: da “incompresi” in Italia a fenomeni in Europa, con un futuro ancora più luminoso ad attenderli. Quanti morsi allo stomaco…