I calciatori della prima squadra hanno deciso di non giocare più e di abbandonare la barca.
Gli spogliatoi vuoti, qualche giocatore che saluta i pochi presenti: è questa l’immagine plastica di un altro martedì nero in seno alla Novese (serie D girone A). In pratica, dopo la sconfitta di Tortona, la squadra ha deciso di non giocare più, i motivi della scelta sono stati spiegati dal tecnico Lo Gatto e dal dirigente Carangelo
Il dato di fatto è che dopo la sosta pasquale in campo scenderà la Juniores perché il gruppo (numericamente) striminzito di giocatori che ha “tirato la carretta” fino a domenica scorsa ha deciso di alzare bandiera bianca. La scelta dovrebbe essere legata all’esito negativo della trattativa fra l’attuale proprietà (Raffaele Retucci e il suo plenipotenziario Gaetano Battiloro) e la cordata che aveva in Morris Pagniello un riferimento: sul finire della scorsa settimana avrebbe dovuto svolgersi l’incontro decisivo per formalizzare il passaggio di consegne fino a fine anno fra i due gruppi ma evidentemente qualcosa non è andato per il verso giusto e così i giocatori sono stati lasciati liberi di scegliere e tutti hanno deciso di rientrare a casa, stanchi di promesse non mantenute da una proprietà che non si fa vedere da fine mese.
Una decisione che nessuno si è sentito di criticare e che aveva avuto un primo campanello di allarme meno di un mese fa quando, a inizio marzo, parte dello spogliatoio se n’era andato e la parte restante era stata convinta da tecnico e dirigenti (i pochi rimasti) a continuare la stagione. Ora l’ennesimo sviluppo di una vicenda che è ormai agli sgoccioli anche se il futuro del sodalizio biancoceleste è nero come la pece. Difficile riuscire a trovare una soluzione in una situazione dove la proprietà è poco presente (per usare un eufemismo) e dove non ci sono certezze. Miracoli e colpi di scena, purtroppo, non se ne vedono.
Fonte: alessandrianews.it