Al termine di Ascoli-Bari sputi e spintoni dei tifosi marchigiani contro i dirigenti baresi. Ed i violenti sarebbero solo i curvaioli?
Quando i disordini sono creati dalle tifoserie delle Curve si grida allo scandalo, spesso si ricorre al daspo ed alla chiusura del settore per alcune giornate. Inizia un processo, non solo mediatico, verso gli artefici degli scontri. Tutto giusto, tutto corretto ma spesso nelle Tribune, avviene anche di peggio. L’ultimo fattaccio in ordine di tempo è accaduto ad Ascoli Piceno, in occasione di Ascoli-Bari. Nella tribuna autorità sono presenti il presidente del Bari Gianluca Paparesta ed il nuovo proprietario malese Datò Noordin che assistono alla gara e si abbracciano a fine partita per l’importante successo ottenuto dai propri calciatori. A questo punto però scatta l’ira dei “vip” ascolani che iniziano ad accerchiare l’imprenditore malese e l’ex arbitro prendendoli a spintonate e sputi. Intervengono le forze dell’ordine ma alcuni tifosi continuano a inveire contro la proprietà barese. Ci lamentiamo della crisi del calcio italiano ma poi permettiamo che questi atteggiamenti siano impuniti. Ci auguriamo che siano inflitte delle pene severe, e magari qualche bel daspo, anche a questi galantuomini che magari sono i primi a storcere il naso quando i tifosi della curva si scaldano… quando si dice “predicare bene e razzolare male”.