Niente da fare per i toscani anche se il sindaco lascia aperto ancora uno spiraglio di salvezza.

I tifosi della Carrarese (foto dalla rete)

I tifosi della Carrarese (foto dalla rete)

Quello che speravano e si auguravano tutti gli sportivi di Carrara purtroppo non si è avverato. Anche la terza e ultima asta è andata deserta e con essa le speranze di salvare la gloriosa società azzurra. Nessuno si è fatto avanti nelle complessive sei aste fallimentari, nessuno che abbia voluto salvare la gloriosa storia della Carrarese. La società era fallita l’11 marzo scorso, e le strade per salvare il titolo e iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro, passavano tutte dallo studio del curatore. Non c’è la possibilità almeno fino ad ora, di andare a trattativa privata e quindi la fine è arrivata, e con essa la scomparsa dal calcio professionistico.

I tifosi ci hanno sperato fino all’ultimo mobilitandosi e organizzando incontri ma tutto non ha avuto esito. Adesso quale futuro per la Carrarese? Si dovrà ricominciare dai dilettanti, in molti sperano la Serie D visti anche i precedenti di altre società gloriose fallite. Potrebbe anche accadere  di dover ricominciare dai campionati regionali ma a patto che si trovi qualcuno pronto a costituire una nuova società e ripartire.


C’è però una voce fuori dal coro dei disfattisti ed è il primo cittadino di Carrara Zubbani che a lagazzettadimassaecarrara.it dice: “Il fatto che l’asta sia andata deserta non significa che sia finita ogni possibilità di salvare la società. Fin che vita c’è speranza, dice il proverbio. Certo, adesso abbiamo tempi strettissimi ed andiamo avanti con continui stop and go ma ci stiamo lavorando ancora e con la massima attenzione perché un piccolo margine di manovra esiste e va sfruttato.

Vedremo cosa accadrà ma il 30 giugno si avvicina sempre più e quello rappresenterà il limite per poter vedere ancora la Carrarese nei professionisti.