22 presidenti ed ultras donne e bambini. In 4.000 allo stadio.
C’è una squadra che sta stupendo il calcio italiano. E’ il Gravina che sta dimostrando come sia possibile creare un altro tipo di calcio. Se non ci credete fate un salto nella cittadina pugliese, dove c’è una tifoseria composta soprattutto da donne e bambini, una società formata da ventidue imprenditori locali che si alternano ogni anno nel ruolo di presidente e una squadra che ha stravinto prima il campionato di Promozione, poi quello di Eccellenza ed ora si trova prima in quello di Serie D.
Certo alla base del Gravina c’è questo connubio tra imprenditori che permette di avere la fondamentale solidità economica ma spesso non è facile unire 22 teste in un unico pensiero, a Gravina ci stanno riuscendo ed i risultati si vedono. La squadra è prima nel Girone H con 17 punti all’attivo dopo 7 giornate. Ancora imbattuta e soprattutto con una super difesa che ha subito appena 2 reti. Merito dell’esperienza di Pietro Zammuto e Luigi Anaclerio ma anche di un centrocampo compatto e di un bomber come Roberto Palumbo che riesce a spostare gli equilibri.
Curioso che questo progetto sia nato in una piazza senza grandi tradizioni calcistiche e che per una ventina d’anni era rimasta praticamente senza squadra di calcio. Com’è nato questo progetto? lo capiamo dalle parole di un fondatore, Michele Lagreca: “Un bel giorno, io ed alcuni amici imprenditori appassionati di questo sport, ci chiedemmo se non fosse il caso di unire le forze e regalare alla gente di Gravina una squadra che appartenesse a tutta la comunità”. Dunque questa è la dimostrazione che unendo le forze si può davvero costruire un progetto vincente e la città ha apprezzato visto che allo stadio ci sono sempre 4.000 persone presenti…adesso sta a mister Claudio De Luca ed ai suoi ragazzi regalare una storica promozione in Lega Pro… in bocca al lupo Gravina.
Guarda la rosa del Gravina: ROSA