Classe ’96, ha sfiorato il Reading, ma è ripartito dalla D.

Facundo Lescano con la maglia del Torino (foto dal web)

Facundo Lescano con la maglia del Torino (foto dal web)

Ieri una tripletta nel 4-0 della sua Igea Virtus alla Sicula Leonzio, 9 gol in 9 presenze e la vetta della classifica in Serie D, girone I.

Numeri importanti quelli di Facundo Lescano, bomber argentino che a 9 anni si trasferì a Lecce con la famiglia.  Un provino in cui gli dissero “fino a che non fai 50 palleggi noi non ti prendiamo”. Bocciato. Poi al Lecce Facundo segnò spesso e lo vennero a ricercare. Risposta? “No grazie”. La vendetta perfetta del ragazzo che “studia” da Milito.

“Diego è un riferimento, un modello per me, anche perché sono un grande tifoso del Racing Avellaneda. “Mi piacerebbe incontrarlo Milito e se possibile fare il dieci per cento dei suoi gol”.

Classe ’96 Lescano. Per i migliori anni ci sarà tempo. Intanto, però, si è portato avanti: Inter, Genoa, Torino.  Sono andato all’Inter dove ho fatto i giovanissimi regionali. Una città bellissima, la migliore d’Italia”. Un amore profondo, al punto che nemmeno la temuta nebbia riusciva a far l’effetto inverso, “faceva parte del gioco”.

Poi via verso Genoa e infine…il Torino, la squadra del suo esordio in Serie A, datato 10 gennaio 2015, Torino-Milan. Con Ventura in panchina. Lescano è un ragazzo serio, ma estroverso, con diversi tatuaggi:  “La Madonna, Gesù e le mani che pregano sul braccio sinistro. Poi la data dell’esordio in Serie A, lo stemma del Racing Avellaneda e la frase di mamma quando sono partito per Milano: ‘Sei sempre con noi. Sei sempre nel nostro cuore anche se ora sei distante’. La mia famiglia è la mia forza”.

E Lescano ne ha avuta di forza: l’addio al Torino, doveva andare al Reading poi è saltato tutto. Infine, è ripartito dalla Serie D, dall’Igea Virtus Barcellona. Ieri, al rientro dopo tre giornate di squalifica, subito tripletta. Ora Facundo vuole continuare a fare quello che gli riesce meglio: gonfiare la rete…sulle orme del Principe…

 

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