Qualche giorno fa Mourinho con il suo Tottenham ha battuto 2-0 il City di Guardiola. Non una bella prestazione per la squadra allenata dal portoghese ma alla fine i 3 punti li ha portati a casa, nonostante una partita di grande sofferenza per i continui attacchi dei “Citizen”.

Al termine del match non si è fatta attendere la solita polemica verso Mou, che “pianta il pullman davanti la propria porta” per difendersi, giocando davvero male.

Jose Mourinho (Fonte: calcioweb.eu)

Jose Mourinho (Fonte: calcioweb.eu)

Mou intanto ride

La polemica c’è sempre, soprattutto verso Josè Mourinho.

Ricordiamo le dichiarazioni piovute da ogni parte del mondo nei confronti dell’Inter che vinse la Champions, colpevole di giocare solo in ripartenza e di non mostrare mai i muscoli. Tra tutte queste parole c’è però un solo vincitore: l’allenatore portoghese. Qualcuno diceva che il secondo è il primo che legge la storia, mentre chi vince la scrive.

Bene, in questi casi Mou è uno di quelli che fa leggere agli altri i propri successi. Gioca male? Pazienza, intanto passa il tempo allenando e lucidando titoli in bacheca.

“Vincere è l’unica cosa che conta”

Questa celebre frase di Boniperti, storica figura del mondo juventino, può essere riassunta come l’essenza del gioco del calcio, o della competizione in generale. Basti pensare che negli anni ci si ricorda dei titoli vinti piuttosto che del bel gioco. Certo che se si uniscono un calcio propositivo e dominante con i risultati sportivi, il risultato non può che essere un mix letale per l’avversario.

Jose Mourinho ai tempi dell'Inter (Fonte: ansa.it)

Jose Mourinho ai tempi dell’Inter (Fonte: ansa.it)

“Padroni del gioco, padroni del campo”

Silvio Berlusconi, ex numero uno del Milan faceva di questa massima il suo diktat sportivo. Il presidente del Milan era ossessionato dall’estetica calcistica in cui una squadra, oltre che vincente, doveva essere bella da vedere.

Da una parte abbiamo il pragmatismo “bonipertiano” in cui contano i punti e i trofei; dall’altra l’ideale “berlusconiano” del gioco in cui le vittorie devono passare attraverso una prestazione che venga ricordata nel tempo.

Per fortuna il calcio non ha dei rigidi canoni da rispettare. Ogni tattica ha delle dinamiche diverse, univoche: non esiste una ricetta che vada bene per qualunque squadra.

 

 

Enrico Romagnoli