Diego Armando Maradona (Fonte: tuttobolognaweb.it)

Diego Armando Maradona (Fonte: tuttobolognaweb.it)

 

Ci siamo presi del tempo per cercare di farci una ragione. Ma non riusciamo ancora a trovarla. Proviamo a fare un po’ di chiarezza su quello che sta accadendo intorno alla scomparsa di Maradona, con tutte quelle scene di delirio collettivo che si vedono nelle città a cui il suo nome è più legato: Buenos Aires, ma un po’ in tutta l’argentina, e Napoli.

D’accordo, forse si sta un po’ esagerando, soprattutto in un momento di emergenza sanitaria mondiale come questo.

Fatta questa doverosa premessa, bisogna un attimo chiedersi: chi è stato Maradona?

Sportivamente parlando, bisogna capire cosa Diego abbia dato al gioco del calcio. Parlare di lui agli appassionati sarebbe troppo facile. Vogliamo perciò far capire a chi è stato sempre fuori da questo mondo, a chi non comprende le scene di isterismo che si stanno scatenando, cosa abbia rappresentato Maradona per questo sport.

Partiamo dal fatto che il calcio è uno degli sport più seguiti al mondo, se non il più seguito (non stiamo affermando che si tratti di un bello sport o che sia più divertente di altri, perchè si tratta di una cosa del tutto soggettiva). Sicuramente è il più importante per il livello di coinvolgimento del pubblico. Diego Armando Maradona è stato, nell’immaginario collettivo, forse il più grande numero 10 di tutti i tempi: la personificazione del pro talento senza scendere in tecnicismi vari.

Perché per molti è il più forte di sempre? Perchè Diego compiva gesti atletici fenomenali, con una naturalezza devastante. Sembrava essere un tutt’uno con il pallone. La palla, quella sfera magica che molti di noi hanno da sempre considerato come un fedele compagno d’avventura,era attratta dal dies. Facevano fatica a separarsi.
Alcuni gesti sportivi compiuti da Maradona erano fuori dall’ordinario. I suoi colpi di genio sono solo impensabile per altri. Riguardando i suoi video, ci si chiede “Ma come ha fatto?”.

L’altra grandezza di Maradona è che ha portato alla vittoria squadre che non erano sicuramente le più forti. Due esempi su tutti: Argentina e Napoli.
All’Argentina ha regalato un mondiale: l’ha praticamente vinto da solo. Al Napoli ha regalato gli unici due scudetti della storia partenopea e una coppa Uefa nella stagione 88-89.

Regalato. Sì, regalato.Perché spesso e volentieri Maradona si trascinava sulle spalle squadre normali, fatte di buoni giocatori, ma che sicuramente non erano i migliori interpreti dei rispettivi ruoli.

Scusate se lo chiamiamo D10.
Per chi vive di calcio Diego è stato scelto da qualcuno che gli ha donato un talento fuori da ogni logica e che probabilmente non vedremo mai più. Maradona fuori dal campo era un semplice uomo con tante debolezze comuni a molti di noi. Sul campo però non ce n’era per nessuno.

 

Enrico Romagnoli