Se ogni volta che gli amici o i parenti, riuniti per le festività natalizie, propongono di giocare a carte ci si ritrova in difficoltà, è perché probabilmente le regole di molti giochi non sono state imparate bene o perché mai nessuno si è dedicato con pazienza a spiegarle. Esistono tantissimi giochi di carte popolari e molti altri provenienti da altre culture, il più famoso dei quali è il poker.

Le carte da poker sono quelle francesi, un mazzo composto da 52 carte suddivise in 4 semi, ossia cuori, quadri, fiori e picche. I primi due semi sono di colore rosso, mentre gli altri due sono neri. Ogni seme ha 13 carte, numerate da 1 a 10, con l’aggiunta di 3 carte speciali, che sono Fante (J), Regina (Q) e Re (K). Il numero 1, rappresentato dall’Asso, è la carta più alta del mazzo.
Sono le stesse carte che si utilizzano per giocare a scala 40, solo che in questo gioco i mazzi sono 2 più altre 4 carte che raffigurano i Jolly.

Nel poker tradizionale, il numero di giocatori previsto va da 2 a 10; altre versioni più famose di poker sono il Texas Hold’em e l’Omaha.

Lo scopo del gioco è quello di creare la combinazione di carte più alta rispetto agli avversari e aggiudicarsi l’insieme di tutte le puntate (si usano le chips al posto dei soldi), detto piatto. Un’altra tattica per vincere è quella di effettuare una puntata che gli altri giocatori non possono replicare o vedere.

Prima di affrontare i parenti agguerriti, vi è la possibilità di esercitarsi online: secondo Renato di bettiamo.it, esistono tavoli online che simulano una partita di poker ricreando alla perfezione l’ambiente con il tavolo fisico. Qui vengono mostrate e spiegate tutte le combinazioni di carte possibili, cioè scala reale, scala colore, poker, full, colore, scala, tris, doppia coppia, coppia e carta più alta, quando si può dichiarare all-in e cosa fare in caso di pareggio.

 

Il fascino discreto del poker: guida alle regole

 

 

Le regole del poker: come si gioca?

Quando si inizia una partita di poker, ogni giocatore deve fare una puntata obbligatoria ad ogni mano di gioco, in modo da costituire il piatto di partenza: più il piatto è alto, più il gioco diventa accattivante. La prima cosa che fa il mazziere, ancor prima di iniziare a distribuire le carte, è quella di decidere quale giocatore è il bottone, cioè l’ultimo giocatore a cui dare le carte; alla seconda mano, il bottone sarà il giocatore alla sua sinistra, e così via procedendo in senso orario di mano in mano.

A questo punto, inizia la partita il primo giocatore che ha ricevuto le carte. Le azioni di gioco che può effettuare (e, dopo di lui, tutti gli altri giocatori in senso orario) sono le seguenti:

  • Bussare o Check: il primo giocatore può scegliere di non essere il primo a fare la puntata, dunque di passare il turno al giocatore successivo, in modo da aspettare che si alzi l’importo del piatto; se anche gli altri giocatori successivi fanno check, si passa al secondo giro, e si può continuare a bussare fino a quando non c’è ancora una puntata nel piatto.
  • Puntare o Bet: non appena un giocatore effettua la sua puntata, con una parte delle chips a disposizione o puntandole tutte, anche gli altri giocatori devono farlo, puntando minimo lo stesso importo o anche di più.
  • Passare o Fold: il giocatore può anche decidere di passare la mano, ma rinuncia alle sue carte e non può più rientrare nel corso della partita.
  • Rilanciare o Raise: dopo la prima puntata, si può alzare la posta, ma tutti i giocatori devono farlo e contro-rilanciare per rimanere in gioco. Per rilanciare bisogna superare la scommessa fino ad ora più alta.
  • Vedere o Call: per rilanciare e passare al giro successivo, bisogna scoprire le carte. Si può vedere solo quando almeno un giocatore ha fatto la sua scommessa in questo giro e il valore della puntata è uguale alla scommessa più alta.

Il giocatore che riesce a vincere una mano di poker, dunque, è quello che ottiene il punteggio più alto quando, al termine di una mano, si mostrano tutte le carte. Questa fase si chiama showdown: i giocatori che sono rimasti in gioco fino alla fine, devono mostrare o dichiarare (come si dice in gergo) le carte che hanno in mano, seguendo la successione del turno; le mani migliori si aggiudicano il piatto, dunque più giocatori possono dividerlo.

Oppure ancora, il vincitore è quel giocatore che fa l’ultima puntata non vista, aggiudicandosi la mano ancora prima di arrivare allo showdown.

Per quanto riguarda i limiti di puntata a cui attenersi, e cioè gli importi necessari per aprire le puntate e rilanciare, sono strutturati in tre tipi:

  • No Limit: in questo caso, ogni giocatore può puntare o rilanciare qualsiasi importo, utilizzando anche tutte le chips che ha a disposizione in quel momento.
  • Pot Limit: secondo questa struttura di puntata, invece, gli importi delle scommesse non possono superare il totale del piatto sul tavolo.
  • Fixed Limit: per le puntate con fixed limit, bisogna fissarle all’inizio della partita e saranno sempre le stesse, quindi ogni giocatore può scegliere di vedere, puntare o rilanciare solo per un importo fisso prestabilito.