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  30/10/2006 - IL SUO PROCURATORE RIEVOCA UN FILM DI BANFI


Amauri:"Aristoteles? E' un complimento"

Non sa quanto durerà, ma, carpe diem, è al settimo cielo. Senza illusioni nè colpi di testa perché non fanno parte del suo Dna, ma Amauri è il ritratto della felicità: il Palermo è capolista, lui ha già realizzato cinque gol, di cui due ieri che sono valsi la vittoria sulla Fiorentina al Franchi: "E' tutto molto bello, ma va vissuto col giusto entusiasmo, godendo del momento, ma nella consapevolezza che non sappiamo quanto durerà". Ma la gloria non fa paura, e nemmeno il dubbio che sia effimera: "La squadra è stata costruita per arrivare in uno dei posti Champions, non per vincere lo scudetto, noi andiamo avanti per la nostra strada. Se mi aspettavo un inizio tanto positivo? No, sinceramente il pensiero del primo posto non mi aveva mai neanche sfiorato".


I segreti del successo? Amauri li racconta in un'audiointervista a Gazzetta.it
Aristoteles o Amauri? Ora forse anche Lino Banfi avrebbe seri dubbi... In realtà il parallelo rilanciato dal procuratore del brasiliano, Mariano Grimaldi, ha molto divertito Amauri: "Sì, ho visto il film e conosco il personaggio. Ai tempi del Napoli mi prendevano in giro per la 'saudade', e quindi come accostamento non mi piaceva molto, ma ora è diventato un complimento...". A proposito di nostalgia e di Brasile: novità dal c.t. Dunga, che diramerà a ore le convocazioni della Seleçao? "No, non so ancora se faccio parte della lista o meno, ma resto tranquillo. Se mi chiamasse per me si avvererebbe un sogno, ma se anche non arrivasse la telefonata del c.t. continuerei sereno per la mia strada". Una mancata chiamata significherebbe un avvicinamento alla maglia azzurra? "Sto facendo le pratiche per avere anche un passaporto italiano, non dovrebbe mancare molto, ma rimando qualsiasi decisione che riguarda la Nazionale. In ogni caso non è solo la mia volontà a contare...".