Amelia gol, il Livorno pareggia
Amelia-gol, incredibile ma vero. Stadio Partizan di Belgrado, minuto 42’ della ripresa, punizione da sinistra di Passoni, il portiere sbuca in area, colpo di testa e palla in rete. Partizan-Livorno finisce 1-1, finisce così, con un portiere che para tutto (niente colpe sul gol, almeno un paio di interventi decisivi) e poi corre pure nell’aerea avversaria e segna, beffando il collega Kralj.
Per il Livorno in coppa Uefa un buon punto, meritato, utile per riaprire i giochi del gruppo A. Nel frigidaire di Belgrado la squadra di Arrigoni resiste per 71’, offre sprazzi di buon calcio, poi cede per "distrazione" (il fuorigioco non funziona) al temporaneo vantaggio di Mirosavljevic. Beh, anche qui c’è dell’incredibile, perché l’attaccante non doveva giocare, non era neppure in distinta. Entra in extremis, al posto del capitano Nad, fermato da un problema muscolare durante il riscaldamento.
CLIMA POLARE - Salta che ti passa, non c’è altro da fare. E i tredicimila dello Partizan Stadion saltano, per sostenete i bianconeri di casa e perché fa un freddo cane: solo tre gradi sopra lo zero e raffiche di vento gelido. Saltano per tutta la partita, esplodono al vantaggio del Partizan. Poi restano di ghiaccio. Già, Amelia-gol non se l'aspettavano, neppure a Belgrado.
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