La Roma rimonta e schiaccia i viola
La Roma resta in scia. Batte una discreta Fiorentina 3-1 (guarda la sintesi), in rimonta, e si conferma la terza forza del campionato, a 4 punti dalla coppia di testa Inter-Palermo. Quella dell'Olimpico stasera è stata una Roma a due facce. Vecchia, pallida e rugosa nel primo tempo, - infilzata da una Viola accorta - sbarazzina e impertinente nella ripresa: un fiume in piena che ha finito per dilagare. Inevitabilmente. La differenza l'ha fatta l'atteggiamento, la fame di vittoria, e la convinzione maturata dopo l'1-1. Alla fine i giallorossi sembravano divertirsi tanto a fraseggiare con tocchi morbidi negli spazi brevi, con la Fiorentina alla mercè, che ha rischiato la goleada. La Roma ha regalato spettacolo e ritrovato i propri esterni, con Taddei costruttore ma anche finalizzatore, e Mancini tornato a disposizione dopo l'infortunio. E poi Totti sta sempre meglio. Anche se la sua collocazione stabile da centravanti di manovra potrebbe non essere quella ottimale. La Fiorentina ha giocato bene finchè il punteggio l'ha premiata, poi ha peccato di personalità, liquefacendosi quando è andata sotto.
Primo tempo equilibrato. Non spettacolare, ma capace di produrre sprazzi di ottimo calcio. Spiccano la capacità balistica di De Rossi e l'eleganza mai fine a se stessa di Montolivo. La Fiorentina si propone come immagine riflessa della Roma. Senza Toni, infortunato, Prandelli decide di emulare Spalletti: dentro un finto centravanti, Mutu, supportato dal veloce Reginaldo e dal tecnico Montolivo, che agisce da trequartista. La Roma, e non capitava da un po', è in formazione tipo: recuperati Chivu e Mancini, Pizarro preferito ad Aquilani come spalla di De Rossi in mezzo. Il primo squillo - dopo un destro violento di Perrotta da fuori area, con palla a lato di un niente alla sinistra di Frey - è della Fiorentina. Angolo dalla destra, sponda di Montolivo, Liverani trova al limite Ujfalusi, che improvvisa un destro incrociato di rara giustezza su cui Doni non riesce ad arrivare. La Roma non ingrana: rumina gioco, ma non è al top atleticamente, e lo 0-1 favorisce l'assetto tattico dei viola, che sembrano fatti apposta per ripartire in contropiede. Così le palle gol arrivano su calcio piazzato o grazie a invenzioni personali. Nell'ordine: Fiorentina disattenta su un angolo, Pizarro, imbeccato al limite, penetra in area e mette di poco alto di sinistro. Poi il gol del pareggio. Bellissimo. Spunto a centrocampo di De Rossi che saluta i dirimpettati con un'accelerazione prepotente e poi inventa l'ormai solito (per lui) esterno destro squassante da lontanissimo: Frey è piazzato male e riesce solo a toccare. Palla nell'angolo e 1-1 da applausi. Risultato con cui si va al riposo.
Il secondo tempo riparte con una Roma arrembante. Che prima sfiora il 2-1 con Mancini (bravo Frey che si riscatta per l'indecisione sul pareggio), poi lo trova con Taddei. Il brasiliano indovina un perfetto destro al volo sul palo lungo sfruttando un cross di Tonetto da sinistra deviato (e rallentato) dal colpo di testa interlocutorio di Kroldrup. La Roma ora gioca come Dio comanda, regalando lampi deliziosi. Come una rifinitura acrobatica di Totti, come la palla telecomandata di Pizarro per il taglio centrale in area di De Rossi che al volo mette di poco alto. Prandelli ha visto abbastanza. E cambia tutto: fuori l'invisibile Blasi e il poco incisivo Reginaldo, dentro Jorgensen e Pazzini. Fiorentina a trazione anteriore. Almeno nelle intenzioni. Perchè la Roma ha palleggiatori virtuosi, e fa girare palla. La gara adesso è bella. Perrotta sfiora il gol con il consueto inserimento centrale, su cross di Panucci, Donadel replica con una sventola che finisce di poco larga. Ma è ancora la Roma a passare. Ancora con Taddei, che raccoglie un cross di Panucci sul primo palo e lo spedisce alle spalle di Frey. Gara chiusa. C'è il tempo per un palo di Totti su punizione, per l'ingresso in campo di Vucinic, che si divora un gol, e per gli applausi dell'Olimpico. Che stasera si è proprio divertito.
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