In extremis gol del 1-2
Il solito, Santo Cruz consente all0'Inter di tenere il passo del Palermo contro un Parma alla sua migliore serata della stagione.
Nel primo tempo le squadre scoprono subito le carte. L'Inter parte aggressiva, decisa a dare la caccia ai tre punti, con un Ibrahimovic in grande serata; e il Parma mostra subito di non avere timori reverenziali, rispondendo colpo su colpo soprattutto con la propulsione della coppia Morfeo-Pisanu.
A occasione i gialloblų rispondono con occasione, grazie anche a qualche sbavatura difensiva dei nerazzurri, scoperti soprattutto sul fianco sinistro forse proprio per la voglia offensiva di Grosso e Zanetti. E a gol subėto, con Paci non impeccabile sulla prodezza di Ibrahimovic, rispondono con gol segnato grazie a un bel tiro al volo di Budan, sul quale Materazzi č in netto ritardo.
Poi la partita si accende ulteriormente, con colpi anche oiltre il regolamento, comprese manate in faccia e trattenute anche dentro ciascuna area. Ne subisce una Crespo, ne dā una Materazzi a Budan per poi subirne un'altra dalla parte opposta da Paci.
La rirpesa riparte allo stesso modo: grande agonismo, Parma per nulla intimorito. Anzi, a tratti anche pių aggressivo ed efficace degli avversari, penalizzati dalla serata poco brillante di Figo e Crespo. Quest'ultimo viene infatti sostituito da Mancini, col pubblico del Tardini che gli tributa una lungo applauso all'uscita, memore del periodo in gialloblų dell'argentino. Mancini inserisce Cruz per cercare di mettere al Parma quell'apprensione che invece sono i suoi a subire, con l'ulteriore crescita di Budan e Morfeo e con un pressing incessante. Esce anche Figo per Solari, ma l'Inter non ritrova luciditā offensiva: il gioco č ormai troppo elaborato e prevedibile.
Ma nel finale la partita si infiamma ancora, col forcing interista che produce di nuovo occasioni e un palo, e con il Parma che risponde: il tutto condito con falli e cartellini a grappoli. Fino al gol del solito Cruz, che punisce forse troppo il Parma regalando invece all'Inter il mantenimento del primato.
Pier Luigi Todisco
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