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  22/11/2006 - CHAMPIONS LEAUGUE: INTER-SPORTING 1-0


L'inter fa filotto e vola agli ottavi

Appena in tempo. Per evitare di festeggiare un anniversario poco romantico. Hernan Crespo aveva segnato l'ultimo gol in Champions il 23 novembre 2005 sul campo dell'Anderlecht con la maglia del Chelsea: 364 giorni dopo ha regalato all'Inter la seconda fase di Champions League, firmando la rete dell'1-0 allo Sporting Lisbona. Non male per una squadra che era partita con due sconfitte nel girone. Intendiamoci, l'Inter ha fatto solo il suo dovere, e la pochezza dei portoghesi rafforza il concetto, ma l'approccio alla gara, più del gioco espresso (i nerazzurri hanno convinto soprattutto quando sono ripartiti dopo aver recuperato palla e in generale quando sono riusciti ad alzare i ritmi), fanno pensare che quest'anno l'Inter sarà competitiva fino alla fine. Ancora applausi per la coppia Ibra-Crespo, davvero a loro agio insieme. Soprattutto l'argentino si sta rivelando uno straordinario valore aggiunto a suon di reti.

PRIMO TEMPO - Mancini lascia in panchina il grande ex Figo e schiera in mediana Dacourt, Vieira e il sempre più versatile Zanetti dietro all'ispirato Stankovic, incaricato di assistere Crespo e Ibrahimovic. Grosso riprende il suo posto in difesa a sinistra, mentre si rivede Cambiasso in panchina. Lo Sporting, privo degli attaccanti Liedson (squalificato) e Yannick (infortunato) punta su Nani e Alecsandro in avanti, con l'ex reggino Paredes a dirigere il trafico in mediana e il dinamismo dello svedese Farnerud preferito a Carlos Martins sulla sinistra. Pronti-via e l'Inter potrebbe segnare, ma Crespo è in fuorigioco sull'assist di Ibra. I portoghesi cercano il possesso palla, ma l'Inter produce un eccellente inizio grazie ai ritmi alti. Poi quando la manovra nerazzurra rallenta un po' e lo Sporting, che perde due terzini destri per infortunio in 12', mette fuori la testa grazie all'agilità e ella tecnica dei suoi attaccanti. Farnerud calcia male dal limite, poi la difesa di Mancini si dimentica di Tonel su un corner e lo stacco di testa del centrale si perde a lato. Il momento non è dei migliori per l'Inter, ma al 36' Stankovic si inventa un lancio pefetto in profondità per Crespo, il movimento dei difensori portoghesi è errato e l'argentino non sbaglia a tu per tu con Ricardo. Si va al riposo con un vantaggio sostanzialmente meritato per i nerazzurri.

SECONDO TEMPO - Lo Sporting non può fare male in velocità e il suo peso offensivo senza Liedson è limitato: così la difesa dell'Inter non corre mai veri pericoli, anche se servirebbe il 2-0 per stare tranquilli. E' evidente l'intenzione di non concedere spazi ai portoghesi, che si limitano a una supremazia terrotoriale che non riesce a far male, tranne quando al 40' Alecsandro di testa fa correre un brivido a S.Siro. Ne viene fuori un secondo tempo piuttosto scialbo, ravvivato in parte nel finale da un paio di azioni in velocità nerazzurre con protagonisti Crespo e Ibrahimovic. Ma l'Inter di qualche tempo fa non avrebbe gestito il vantaggio con questa maturità.
Jacopo Gerna