Perugia, la classifica ancora piange

Il Perugia e il suo tecnico Cari, metabolizzata la vittoria interna contro la capolista Ravenna, sono già proiettati sulla gara in programma domenica prossima sul sintetico di Manfredonia.

Tutti, in casa dei grifoni, ritengono questo impegno difficile. Ciò sia per le ottime prestazioni offerte finora dalla squadra pugliese sull'ostico terreno del Miramare che per il cambio della guida tecnica deciso dalla società dopo l'ennesima sconfitta esterna al Del Conero di Ancona. A Pierini, esonerato dopo la sconfitta di Ancona, è subentrato D’Arrigo. L’allenatore toscano, che l’anno scorso fu esonerato a Massa in corso di stagione, è animato da una grande voglia di rivincita. Si tratterà di fare i conti anche con la rabbia in corpo del tecnico toscano.

Intanto il Perugia ha ripreso il lavoro ben consapevole che c’è ancora molta strada da percorrere prinma di rimettere in sesto una classifica che resta comunque deficitaria rispetto agli obiettivi di inizio stagione.

Tutti presenti all’appello, tranne Accursi alle prese con problemi muscolari. In vista della gara di Manfredonia non sono da escludere varianti nella formazione di partenza. Cari è stato chiaro sul punto: «Andiamo a giocare su un campo difficile e dovremo garantirci un buon equilibrio». Potrebbe scendere in campo dal primo minuto Mocarelli e resta un osservato speciale Albino. La difesa dovrà ancora una volta rinunciare a Baldini, che deve scontare l’ultimo turno di squalifica. La partita di giovedì sarà disputata sul terreno sintetico di Cannara, che ha caratteristiche assimilabili a quello del Manfredonia.

Marco Messeri - www.calciopress.net