Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  03/12/2006 - SERIE A: PAREGGIANO MILAN E PALERMO


Suazo spaventa il Milan, il Palermo pareggia a Parma

CAGLIARI-MILAN 2-2
Il Cagliari frena i propositi di rimonta del Milan, imponendo ai rossoneri uno spettacolare pareggio. Ma il 2-2 del Sant'Elia è un punto d'oro, perché conquistato dal Milan con le unghie e con carattere. Con nove giocatori in infermeria, senza Pirlo dal 30' della ripresa, espulso per un fallo su Suazo, passa in vantaggio con Gilardino, subisce il pareggio su rigore dell'honduregno e la rete di Capone, ma ristabilisce la parità con Borriello.
COSI' IN CAMPO - Povero Milan. Perso anche Kakà, Carlo Ancelotti è costretto a rivedere modulo e gioco. Schiera il 4-4-2, con un centrocampo in cui Gourcuff circola sulla destra e Seedorf sulla fascia di sinistra. In attacco piena fiducia a Ricardo Oliveira. Il tecnico rossonero evidentemente ritiene che il conto aperto del brasiliano con i pali possa trasformarsi in qualcosa di più sostanzioso. Ne fa le spese Filippo Inzaghi che parte dalla panchina. Non parlate di povero Milan a Giampaolo. Li avesse in squadra i cosiddetti rincalzi rossoneri. Lui insiste sulla sua strada: 4-3-3 con il tridente senza Langella. In attacco giocano Suazo, Capone ed Esposito.
SUAZO DA PAURA - Nove assenze pesano in tutti i reparti. Sull'attacco, desolato e poco ispirato. A centrocampo, dove Kakà e Gattuso non sono replicabili. In difesa, dove manca qualcuno che sappia contenere Suazo. L'honduregno è devastante. Quando parte divora metri e gabba Maldini e compagni con una facilità impressionante. Straordinario il suo tocco per D'Agostino che spreca un diagonale con la porta spalancata. Da pelle d'oca il contropiede sulla destra, allorché sorprende Kaladze e disegna un altro diagonale che Kalac devia in angolo con sicurezza. Il Milan cerca di gestire il gioco con possesso palla. La fluidità della manovra la garantiscono Gourcuff e Seedorf che giocano molto alto, ma che non trovano solidarietà dalle punte, inmbrigliate dalla difesa rossoblù. Il problema del Milan è la lentezza del gioco che rende tutto prevedibile e scontato e solo dalla distanza Seedorf e Gourcuff creano problemi a Fortin. Sono loro l'anima del Milan, anche perché Bonera, che balbetta nell'uno contro uno, e Jankulovski non partecipano alla manovra. Pirlo, ben coperto da Brocchi fa quel che può, ma all'orizzonte non c'è la cattiveria necessaria per colpire a rete.
ARRIVANO I GOL - Nella ripresa Ancelotti azzecca la mossa. Toglie Oliveira (ultima chance?) per Borriello e il Milan cambia volto. Il nuovo entrato dà profondità e nei primi 60 secondi mette in affanno la difesa di casa. Che soccombe al terzo minuto grazie a un'invenzione di Gourcuff che mette sulla testa gi Gilardino la palla dell'1-0. Lo stacco del goleador è imperioso e e Fortin è battuto. Ma dura poco la gioia dei rossoneri. Suazo, la spina nel fianco, schizza centralmente verso Kalac; Kaladze interviene da dietro e per l'arbitro è rigore. Suazo, lo merita, infila alla destra di Kalac. E' il gol che dà la carica ai rossoblù: pratici e cinici. Sempre con Suazo in poppa, arriva il 2-1 del Cagliari. L'autore del rigore obbliga Kalac al miracolo, ma sulla respinta arriva Capone che non perdona di testa. Ancelotti gioca un'ultima disperata carta: Inzaghi per il claudicante Brocchi: 4-3-3. Il Milan si scatena: orgoglio da vendere e Borriello inventa un gol da incorniciare: stop e rovesciata di sinistro imparabile. Ma il 2006, Galliani dixit, è un anno da archiviare in fretta. Al 30', infatti Pirlo stende da tergo Suazo; Brighi espelle il campione del mondo. Ancelotti toglie in fretta Gilardino per Simic. Ed ecco il Milan formato 4-3-2, con Seedorf in cabina di regia. Con Langella e Del Grosso in più (fuori D'Agostino e Capone) il Cagliari cerca la vittoria, ma il Milan, nonostante tutto, tiene bene e sfiora anche il gol del 3-2. Ma in bocca resta l'amaro di un incredibile sest'ultimo posto a 12 punti. Ad Ancelotti non resta che recuperare in fretta gli infortunati per uscire ben presto dai bassifondi della classifica.
Gaetano De Stefano

PARMA-PALERMO 0-0
Il Palermo si ferma a Parma e non tiene il passo di Inter e Roma. Merito dei gialloblu emiliani che gli hanno imposto uno 0-0 alla fine complessivamente corretto. I padroni di casa hanno infatti sfiorato il gol in diverse occasioni, nel primo tempo e nella ripresa. I rosanero, però, sia pure in formazione d’emergenza per i tanti infortuni, alla fine avrebbero anche potuto spuntarla con Amauri e Caracciolo, quest’ultimo vicinissimo al gol in ben due occasioni nei quattro minuti di recupero finali. Continua, così, la striscia negativa del Palermo, che non vince dal 12 novembre e che proprio nel mese scorso ha perso 6 partite su 8, coppe comprese.
Prima frazione veramente equilibrata. Entrambi gli allenatori hanno preteso il controllo del centrocampo e dai furibondi (ma bisogna dire corretti) duelli in mezzo al campo sono scaturite poche occasioni da ambo le parti. Un pelo più vitali i mediani del Parma con Cigarini e Dessena ottimi supporti di Gasbarroni e l’unica punta Muslimovic in buona condizione a tenere in apprensione la difesa rosanero. In ogni caso di occasioni vere se ne sono viste poche, le più nitide certamente di marca gialloblu. Come al 7’ quando Muslimovic ha impegnato Fontana e al 12’ quando Dessena solo davanti a Fontana ha sparato alto di piatto destro.
Al 25’ anche un tocco dubbio di Barzagli su Ciaramitaro al limite dell’area nel tentativo di stoppare palla. Il parmense colpito al petto è finito a terra ma Messina ha optato per lasciar correre. Nel Palermo Corini e Simplicio hanno faticato a innescare Amauri e Di Michele. Quest’ultimo si è fatto vedere al 30’ con un destro dal limite parato da Bucci. Ma un minuto dopo Gasbarroni ha sfiorato il palo per un Parma certamente più brillante dei siciliani.
Nella ripresa il Palermo parte meglio e Ferronetti toglie ad Amauri una palla non trattenuta da Bucci che andava solo toccata in rete. Al 7’ il Parma si conferma però in palla con Cigarini (ottima partita di questo ragazzo) con un destro da lontano che sfiora il palo. Gli spazi si aprono e il Palermo spaventa il Tardini al 9’: punizione di Corini e colpo di testa nell’angolino di Amauri, Bucci vola e salva la porta. Al 13’ Couto segna di testa ma Messina annulla per fuorigioco dello stesso difensore.
Guidolin si gioca la carta Caracciolo per Di Michele e per poco non è il jolly vincente. Il Parma via via diventa infatti meno pericoloso per il grande sforzo e il Palermo si avvicina alla porta di Bucci per cercare di portare via l’intera posta. Non ci riesce perché al 46’ Bucci vola all’incrocio dei pali a levare una splendida punizione di Caracciolo. E lo stesso attaccante sul corner seguente sfiora il palo gelando lo stadio. Oggi però i ragazzi di Pioli hanno pienamente meritato di muovere la classifica.
Giusto Ferronato

FONTE: www.gazzetta.it