Il Palermo riprende a correre

Se il Palermo non ha mai pareggiato una partita in casa un motivo c'è. Il ritmo imposto dai rosanero al Barbera diventa insostenibile per chiunque quando la condizione è quella giusta, e se la difesa passa indenne attraverso qualche inevitabile passaggio a vuoto, allora il pressing voluto da Guidolin attecchisce e per gli avversari non c'è scampo.

LA PARTITA - Il Livorno, così come le altre nove vittime stagionali, ci ha messo un po' per trovare una via d'uscita e superare la metà campo. Non prima però di aver visto il Palermo infilare nel terreno la prima bandierina. Due minuti dopo il via: Guana recupera un pallone e serve Di Michele, tiro-cross del fantasista e deviazione sotto misura di Simplicio. Nel tentativo di riequilibrare il confronto la squadra di Arrigoni si espone e incassa il secondo colpo: da Di Michele a Bresciano, cross perfetto da destra e stacco di Amauri per il raddoppio rosanero. Al 36' il vantaggio dei rosa è una montagna da scalare per il Livorno che recentemente si è piantato pure sulle rampe meno ripide offerte da Chievo e Arezzo.

Il secondo tempo è un calvario ancora peggiore per il Livorno, che non tira quasi mai in porta nonostante gli sforzi di Cristiano Lucarelli e il suo lavoro di sponda per Paulinho (l'intesa tra le due punte del Livorno è impalpabile). Il capitano amaranto si fa notare solo nel finale con un colpo di testa e un pallonetto neutralizzati da Fontana. Nulla di compromettente per il Palermo, che chiude il match con la sensazione di aver annichilito l'avversario. La sequenza della palle gol siciliane è chilometrica: Di Michele scambia con Bresciano in velocità e sfiora il tris (Amelia in uscita è insuperabile) al 62'. Poi, dopo una rovesciata di Amauri intercettata da Amelia e una cannonata di Di Michele dritta sulla traversa, è ancora Simplicio ad aggiornare il tabellone del Barbera firmando il 3-0. Nessun dubbio: il Super Palermo di inizio stagione è tornato.
Antonino Morici

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