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  21/01/2007 - SERIE A: GLI ANTICIPI


Una grande Atalanta espugna Ascoli, pari senza gol tra Palermo e Reggina

PALERMO - REGGINA 0-0

Finisce 0-0 la sfida del Granillo tra Reggina e Palermo. Un risultato giusto: meglio i padroni di casa nel primo tempo, ospiti più incisivi nella ripresa. Poche le occasioni da rete, con Bianchi (opposto alla squadra che lo corteggia) e Di Michele, i terminali delle due squadre, poco brillanti. La Reggina conquista un punto prezioso, confermando che in casa, (5 vittorie, 3 pari e 2 sconfitte) è una squadra da prendere con le molle. Il Palermo non sfrutta l'occasione di portarsi a ridosso della Roma, che in caso di vittoria sarebbe stata lontana solo una lunghezza.
Il primo tempo è vivace, giocato ad alto ritmo, ma senza grandi opportunità da rete. E' la Reggina, senza alcun timore reverenziale, a fare la partita. Attacca sbuffando, con accelerazioni continue degli esterni Mesto e Modesto, dimostrando un'ottima condizione atletica. Il Palermo è ordinato e tiene botta. Riparte in contropiede quando può, sfruttando il movimento degli attaccanti. Occasioni, però, pochine. Nessuna clamorosa. Caracciolo se ne va sul filo del fuorigioco, mette in mezzo dalla destra, ma Di Michele è anticipato al momento della conclusione a centroarea. Gli amaranto replicano con un interno destro di Amoruso, Fontana respinge, e con una girata alta di Lucarelli in mischia. Sul finale di tempo Caracciolo ci prova con un destro violento ma centrale, Pelizzoli para in due tempi. Si va al riposo sullo 0-0.
Nell'intervallo scontri tra i tifosi del Palermo e le forze dell'ordine. Nella ripresa il ritmo cala, soprattutto perchè la Reggina ha speso molto sul piano atletico, ed emerge la maggiore qualità del Palermo. Mazzarri perde Lucarelli per infortunio, inserisce in mezzo Amerini e abbassa Modesto sulla linea dei difensori passando a 4 uomini. La squadra di Guidolin prova a stringere i tempi, ma crea grandi mischie e un continuo predominio territoriale, non occasioni nitide. Da rimarcare un sinistro a girare da destra sul secondo palo di Di Michele, palla alta non di molto, e una girata sbilenca di Zaccardo su corner da buona posizione. Finisce 0-0.

ASCOLI-ATALANTA 1-3

Aspettando le partite di domani, l'Atalanta sale al quarto posto della classifica di serie A con 27 punti. In un campionato nel quale molte squadre possono ambire alla zona Champions, i bergamaschi fanno un passo avanti grazie ai gol di Zampagna, Adriano e Doni, che stendono l'Ascoli e fissano il punteggio sul 3-1. Inutile, per i marchigiani, il secondo gol in A di Paolucci. La squadra di Sonetti resta all'ultimo posto con 9 punti.
Per la sfida del Del Duca, Sonetti recupera Bjelanovic, bomber della squadra con 7 reti all'attivo: il croato non è al meglio, ma viene schierato in coppia con Paolucci, che risulterà tra i più intraprendenti in un primo tempo povero di occasioni. Sull'altro fronte, rispetto a quanto annunciato alla viglia, Colantuono deve far fronte alla contemporanea assenza dei due centrali difensivi. All'attacco febbrile di Rivalta, neppure convocato, si aggiunge in extremis quello di Loria: di fianco a Carrozzieri, al centro della difesa, il tecnico dei bergamaschi propone allora Talamonti. Nei primi 45 minuti di gioco è proprio Carrozzieri l'uomo capace di creare i maggiori pericoli per Pagliuca. Sfruttando il fisico possente, il difensore si fa trovare pronto su tutti i calci da fermo e rende difficile la vita a Melara, che ha il compito di arginarne gli stacchi da fermo. L'Ascoli deve vincere per rinforzare le speranze di salvezza e prova a spingere con qualche fiammata, ma mantiene un atteggiamento generale piuttosto prudente. A volte troppo. L'unico brivido per Calderoni è una sventola di Zanetti dal limite dell'area, su cui il portiere deve intervenire in tuffo.
Nella ripresa, l'Atalanta parte meglio degli avversari e preme un po' sull'acceleratore. Dopo 6', i bergamaschi vengono premiati: cross di Adriano dalla fascia destra, Zampagna ruba il tempo a tutti e di testa non dà scampo a Pagliuca, firmando il 5° gol del suo campionato. Lo svantaggio tramortisce l'Ascoli, che pochi minuti dopo potrebbe uscire del tutto dalla partita: Doni viene messo a terra da Melara mentre volava solitario verso la porta, ma Farina grazia il difensore bianconero e lo ammonisce soltanto. Sonetti riorganizza la squadra, toglie Bonanni e Bjelanovic per inserire Guberti e Perrulli. I risultati si vedono: prima Zanetti impegna Calderoni con un'altra bordata da lontano, poi, al 28', arriva il pareggio. Adriano rinvia corto, Paolucci è il più lesto a raccogliere il pallone e a far centro con una bella giocata. Il finale, però, è tutto bergamasco. Prima Adriano si riscatta con il colpo di testa che vale il 2-1, poi Doni realizza in contropiede il 10° gol stagionale, chiudendo i conti per il 3-1 finale.
L'Atalanta tiene aperta la serie di partite consecutive con almeno un gol all'attivo: i nerazzurri hanno sempre segnato nelle ultime 16 gare disputate, l'ultimo match in cui sono rimasti a secco risale al 24 settembre scorso. E' la miglior striscia realizzativa in questa serie A. Ma Colantuono è felice più che altro perché la sua squadra ha ripreso a vincere in trasferta. Nelle ultime 14 trasferte prima di quella di Ascoli, infatti, i nerazzurri avevano fatto bottino pieno lontano da Bergamo una sola volta: lo scorso 15 ottobre, quando i nerazzurri si imposero per 3-2 in casa del Palermo.