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  21/01/2007 - SERIE A: INTER-FIORENTINA 3-1


Stankovic, Adriano, Ibra...l'Inter fa il vuoto

Il 13 porta bene. Perlomeno all’Inter. Che batte 3-1 la Fiorentina e centra la tredicesima vittoria consecutiva in campionato. Insomma, siamo alle solite. A una straordinaria normalità. Che di sicuro non stanca Ibrahimovic e compagni. I nerazzurri proprio non trovano avversari che sembrano poterli impensierire. E il vantaggio sulla Roma seconda in classifica sale così a 11 punti.

Oggi la Fiorentina era pure passata in vantaggio, ma l’1-0 esterno ha avuto l’effetto boomerang, facendo subito arrabbiare il gigante nerazzurro. Che ha ribaltato la gara con un paio di spallate poderose sull’asse Stankovic-Adriano e poi ha controllato la partita gestendola a velocità da crociera e chiudendo i conti con Ibrahimovic, giusto per non rischiare nulla.

Proprio i primi due goleador di giornata sono i gemelli diversi della capolista. Il serbo rappresenta la continuità, la costanza. Mancini, suo mentore, lo ha fatto giocare in tutti i ruoli di centrocampo: l’ex Lazio non ha mai tradito. L’Imperatore è il valore aggiunto del 2007 per la causa interista. Deludente nei primi 6 mesi della stagione, a secco di gol, ma non di polemiche, era diventato un caso. Ed erano cominciate a circolare voci di una possibile cessione.

Ora Adriano è tornato grande: 4 gol ultime sue 4 gare, condizione fisica e morale ritrovate. La Fiorentina l’ha imparato a sue spese. I viola, reduci da 9 risultati utili in campionato (5 vittorie e 4 pareggi) sono costretti alla frenata a oltre due mesi (era il 5 novembre) dall’ultimo k.o., con la Roma. Non hanno demeritato, ma hanno pagato la differenza fisica e tecnica a centrocampo, il settore chiave dell’Inter tritatutto.
Il primo tempo è intenso e piacevole. Si parte con il botto, con il gol di Toni di testa su punizione ben calibrata da sinistra di Liverani. Il centravanti viola prende il tempo a Maicon e trafigge l’ex Toldo, in campo al posto dell’infortunato Julio Cesar. Inter in svantagggio.

Si consultano le statistiche: l’Inter non perde da 23 gare (20 successi e 3 pari), l’ultima sconfitta risale al 27 settembre, in Champions contro il Bayern Monaco. Ma i nerazzurri non sembrano scossi dallo 0-1. La rete subìta dà anzi la carica agli uomini di Mancini, che si riversano in avanti e schiacciano la Fiorentina.
Il gol non tarda molto: sponda di Adriano da sinistra per l’inserimento centrale di Stankovic, che con un piattone destro angolato trafigge Frey. Proprio il serbo, schierato da vertice alto del rombo di centrocampo, sulla verticale di Cambiasso, è l’anima della manovra nerazzurra: garantisce quantità, qualità e percussioni senza palla. L’Inter non si accontenta. Insiste. Spietata. Cogliendo il momento di difficoltà dei toscani. Il raddoppio è ancora una coproduzione Stankovic-Adriano. Il trequartista tocca corto una punizione dal limite gudagnata da Vieira, l’Imperatore scarica in rete un sinistro strapotente. 2-1. Risultato rovesciato senza apparente affanno.

La Fiorentina prova a reagire con un destro alto di Jorgensen. Ma il 4-5-1 di Prandelli è fatto per contenere, non per offendere, e allora il tecnico dei gigliati cambia tutto. Fuori il regista, Liverani, dentro una punta, Pazzini. Che cerca di assistere un Toni ispirato, costretto però a sbattersi nella tenaglia Materazzi-Burdisso. Donadel diventa il playmaker. La gara si riequilibra un po’, ma l’Inter sembra gestire il vantaggio. Al riposo è 2-1. Secondo tempo equilibrato. Il ritmo cala.

L’Inter non ha interesse a forzare, la Fiorentina ci riesce solo a tratti, e comunque deve stare attenta a non lasciare spazi in contropiede. Dopo un paio di punture di spillo di Pazzini è l’Inter a piazzare la stoccata finale. A firma Ibrahimovic, che su cross (ancora) di Stankovic su punizione dalla destra colpisce di testa, poi, sulla respinta di Frey, ribadisce in rete il tap-in vincente. Gara chiusa. E Inter padrona del campionato.
Riccardo Pratesi

www.gazzetta.it