Verso uno stop di 2 settimane
Due settimane di stop e due settimane a «porte chiuse», e si riparte sempre con Inter-Roma. Una giornata convulsa di consultazioni, una linea del mondo sportivo che avrebbe preferito ripartire già domenica, ma sempre a porte chiuse, il Governo che con le sue massime cariche vuole la «linea dura»: si gioca solo con gli stadi in regola. E alla fine, in attesa del vertice di domani a Palazzo Chigi nel quale verrà detta l’ultima parola, prevale l’orientamento di fermarsi due settimane, anche se Petrucci e Pancalli esploreranno col Governo ipotesi meno drastiche: ci sono state pressioni dalle società per problemi di Champions League e da parte delle televisioni per i diritti. La decisione finale sarà comunque condivisa da tutti. Questa mattina il commissario straordinario Figc e vicepresidente del Coni, Luca Pancalli, illustra alla Giunta convocata d’urgenza ieri dal presidente Petrucci sui fatti di Catania, le proposte che verranno fatte a Palazzo Chigi e gli impegni che le società dovranno assumere per far tornare il calcio alla normalità.
LO STOP C’erano pure posizioni governative estreme che chiedevano uno stop lunghissimo ai campionati, mentre la Lega — con il suo presidente Matarrese — chiedeva che non ci fossero stadi chiusi senza ragione. «Questa pausa di riflessione è servita moltissimo», ma in caso di chiusura permanente degli stadi si rischierebbe di vedere fallire «gli imprenditori che investono» in questo sport, sono state le sue parole. E proprio per questo rivendica un posto al tavolo d’emergenza di domani al quale invitati dovrebbero essere soltanto Coni e Figc.
COMMISSARIAMENTO Intanto ieri il presidente del Coni Petrucci ha dato un segnale forte. «In momenti straordinari occorrono provvedimenti straordinari», l’annuncio che questa mattina il mandato di commissario Figc verrà prorogato a Pancalli sine die. «In questo momento mi sembra assurdo parlare di elezioni», ha tagliato corto il numero uno del Coni. «Le elezioni federali oggi sono il nostro ultimo pensiero — ha spiegato —. La priorità è risolvere il problema della violenza. Finché non sarà ristabilita la normalità si va avanti con il commissariamento: è una situazione straordinaria, serve un commissario straordinario». Il commissario «prorogato» accetta la proroga, ma commenta: «Avrei preferito che questo atto di fiducia nei miei riguardi non ci fosse stato. Lo svolgerò con responsabilità affinché vi siano degli effetti positivi». E poi Pancalli preannuncia la probabile durata dello stop. «Il blocco rimane fino a quando non saranno presi interventi drastici per cui avrò la serenità per rivedere la mia decisione. Decisione che ho preso io e farò i conti con la mia coscienza».
EURO 2012 Petrucci interviene anche sull’ipotesi di ritiro della candidatura italiana a Euro 2012 e sottolinea: «Non è il caso di fare della demagogia». Una risposta in piena sintonia con quella del sindaco di Roma Walter Veltroni che si è spinto oltre. «Le misure di blindatura degli stadi non hanno dato il risultato sperato — ha detto —, forse bisognerebbe fare come negli altri sport: abbattere le barriere, non crearle». Infine amaramente ha ammesso il primo cittadino di Roma: «Il calcio così morirà e la cosa che dà fastidio è che molte persone che fanno parte del mondo del calcio non sembrano comprendere la gravità della situazione».
BORSA DI STUDIO Il Coni darà due borse di studio ai figli dell'agente ucciso a Catania per permettere loro di completare gli studi. Così lo sport italiano vuole essere vicino alla famiglia dell'ispettore Raciti vittima della guerriglia nel derby di Catania: il presidente del Coni, Gianni Petrucci proporrà l'iniziativa alla giunta straordinaria del Coni. «La vita umana è sacra — ha detto Petrucci — proporrò le borse di studio, ma faremo anche altri interventi».
COPPA CARNEVALE Anche del Torneo di Viareggio si è parlato ieri mattina al Coni dopo l’incontro tra il presidente Petrucci, il segretario generale Pagnozzi, il commissario Figc Pancalli e il suo vice Gigi Riva. «Si pensa a un torneo senza le squadre italiane», era stata la prima proposta, ma in seguito si è pensato a una sospensione «almeno fino a mercoledì» dell’inaugurazione del torneo, con gli organizzatori che sperano di poter ripartire con tutte le 48 squadre presenti. Pancalli, per ora, è contrario.
Maurizio Galdi
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