Omicidio Raciti, indagato 17enne
Un ragazzo di 17 anni è stato iscritto nel registro degli indagati dalla magistratura di Catania per l'omicidio di Filippo Raciti. Stamattina gli ultimi elementi portati dal capo della squadra mobile, Giovanni Signer, hanno convinto il procuratore Gaspare La Rosa a chiedere l'arresto del minorenne, A.S. le sue iniziali, con l'accusa di aver colpito a morte l'ispettore capo della Polizia all'esterno dello stadio Massimino che ospitava il derby Catania-Palermo.
Sul ragazzo, che era già in stato di fermo da martedì, si erano concentrate le attenzioni degli investigatori, ma la prova decisiva sarebbe il filmato di una microtelecamera ripreso nel locale dove il diciassettenne era trattenuto in stato di fermo con altri tifosi del Catania. Un cenno di assenso con la testa a una domanda sul suo coinvolgimento nella morte di Raciti, avrebbe convinto gli investigatori sulle sue responsabilità. Dai filmati ripresi da alcune tv e dal sistema di videosorveglianza interno dello stadio Massimino, sono invece stati estratti i frammenti dell'aggressione: un giovane, col volto parzialmente coperto, colpisce Raciti con pezzo di lavabo divelto dai bagni dello stadio.
L'indagato è incensurato ed è figlio di un impiegato in un'industria catanese e di una casalinga. La sera di Catania-Palermo era entrato allo stadio con l'abbonamento.
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