Oggi alle 15 c'è Cittadella-Sassuolo
La bufera innescata dagli eventi di Catania non si è affatto assopita. Poco importa se il caos regna sovrano. Una settimana di stop è il massimo che il pianeta calcio Italia sia oggi in grado di concedere. Qualunque cosa accada, l’importante è non fermarsi mai a riflettere. Né darsi il tempo necessario per mettere un minimo di ordine nel guazzabuglio cui è stato ridotto il nostro sport nazionale.
Lo spettacolo (mai termine fu meno appropriato) deve continuare. E così sia. I campionati, oggi, riprendono faticosamente la loro marcia. E' la terza seriem che darà il calcio d'inizio a una fase di transizione che si annuncia assai travagliata
L’ultima partita giocata, in concomitanza con i fatti di Catania, era stata l’anticipo televisivo Lanciano-Ravenna valido per la ventunesima giornata del girone B. E’ stata l'unica gara giocata di quel turno, visto che si ripartirà dalla ventiduesima e tutte le altre dovranno essere tutte recuperate.
Quasi nessuno si è accorto che quella sera i giallorossi di Pagliari hanno violato il Biondi, davanti a un pubblico deluso e in aperta contestazione con il suo presidente Di Stanislao, grazie a una rete di Volpe. Una vittoria triste, e anche un pò metafisica. In virtù della quale, tuttavia, i romagnoli sono saliti da soli in testa alla classifica del proprio girone, con tre lunghezze di vantaggio sull’Avellino.
Oggi il calcio giocato riparte dal girone A. Per la ventiduesima giornata era in programma - alle ore 20,45 - la gara tra il Cittadella e la capolista Sassuolo. Si trattava del consueto anticipo di C1, previsto in diretta tv su RaiSport Satellite. Dopo il noto decreto governativo, che vieta tra l’altro la disputa di partite in notturna, si inizierà alle ore 15,00. Sempre in diretta su RaiSat.
Sarà un incontro, sulla carta, in linea con il momento attraversato dal calcio professionistico italiano. In una giornata lavorativa e in un orario impossibile, chi avrà la ventura di assistere alla partita o alla ripresa in tv si renderà conto della deriva in cui è (stato) precipitato il nostro mondo pallonaro.
Le due squadre, espressione di piccoli centri di provincia, contano su tifoserie modeste. Pure in condizioni normali, il pubblico presente sugli spalti del Tombolato di Cittadella sarebbe stato forse scarso. Tuttavia la notturna, e la diretta televisiva, avrebbero di certo indotto un po’ più di gente a partecipare all’evento. E il tutto avrebbe, comunque, avuto una sua verve.
Con l’aria che tira, c’è da attendersi che la gara si giocherà in un contesto piuttosto malinconico. Ma forse è anche giusto che sia così, che la ripartenza dei campionati professionistici avvenga in tono minore. Darà l’idea di quanto sia il lavoro da fare per risalire la china e per riportare il calcio nostrano, che è campione del mondo in carica, ai fasti perduti. Speriamo che i giocatori delle due squadre sappiano dare in campo il meglio di sé e dare prova che il movimento ha, quanto meno, le risorse tecniche da cui ricostruirsi.
Sarebbe stata cosa buona e giusta la presenza in tribuna del controverso presidente della Lega di Firenze ragionier Macalli, che un giorno tira il sasso e quello dopo ritira la mano. Non si hanno notizie in tal senso. Il dirigente sarebbe ancora in tempo. Anche per offrire la sua solidarietà a società e giocatori che dovrebbe tutelare. E che sono ormai in preda a una crisi di nervi.
Sergio Mutolo - www.calciopress.net
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