Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  09/02/2007 - L'INTERVISTA SPECIALE


Luca, pendolare del tifo per il Fulham

Pendolari del tifo. Casa e lavoro in Italia, squadra e partite all’estero. Senza aspettare che il modello inglese attecchisca nel nostro calcio, è possibile attecchire in Premier League. Perfino da abbonati di un club d’Oltremanica. Pochi pionieri, per ora, ma è già tendenza. Grazie a internet e ai voli low-cost è sempre più calcio globale. Luca Turchi, 40 anni, vicedirettore di banca a Cesenatico, da due stagioni ha l’abbonamento al Fulham: 19 partite interne di Premier League, 19 trasferte dalla Romagna a Londra, anche solo per 24 ore. Spendendo relativamente poco, rischiando meno e divertendosi di più.

Perché la Premier e perché il Fulham?
Tifo Cesena e Inter, ma seguo anche il calcio estero da 30 anni. La Liga non mi entusiasma, la Bundesliga è un po’ decaduta, il campionato francese è sempre champagne, ma la Premier è il top mondiale. Dal 1987 ho visto partite a Wembley e in tutti gli stadi londinesi, anche i più piccoli. Ma abbonarsi è stato difficile: solo il Fulham era disponibile"

Come ha fatto?
"Ci ho provato anche con Arsenal e Tottenham, ma ci sono liste d’attesa impossibili. Col Fulham ho fatto tutto via internet. Mi sono iscritto al club ufficiale dei supporter, poi ho compilato la richiesta di abbonamento, con il numero della mia carta di credito e l’indirizzo italiani. Il Fulham mi ha comunicato di aver accettato la richiesta, e mi ha spedito a casa la tessera magnetica dell’abbonamento".

Costo?
"L’abbonamento costa 499 sterline, 750 euro, meno che in tribuna al Parma o al Cesena".

Come viaggia?
"Volo a Londra-Stansted da Forlì e Ancona. Andata e ritorno si trovano anche a 55-60 euro. Parto la mattina del sabato, se tutto va bene tra treno e metro sono allo stadio di Craven Cottage mezz’ora prima del via alle 15. La domenica riparto alle 7 da Stansted, e rientro in tempo per vedermi una partita in Italia".

Quanto spende a trasferta?
"Calcoli alla mano 395 euro, compreso tutto, dalla benzina in Italia a treno e metro, pasti, albergo e spese varie a Londra. Ma costa meno, se ci si accontenta di un hamburger e una pensioncina".

Mai violenze?
"L’anno scorso, dopo l’1-0 al Chelsea, c’è stata una piccola invasione di elementi del Fulham che sono andati davanti al settore Chelsea. Gli steward hanno evitato la rissa generale. Ma qualche cazzotto è volato, 20 arresti. La partita dopo c’erano manifesti nello stadio con le foto di 6 tifosi coinvolti negli incidenti, e l’invito a segnalare i loro nomi".

Tutto qui?
"Nel 2-1 all’Arsenal nel nostro settore c’erano due tifosi dei Gunners che si sono alzati a inveire. Sono arrivati subito gli steward e li hanno portati via".

Il modello inglese può funzionare nel calcio italiano?
"Non sono ottimista. Perché siamo troppo diversi dagli inglesi. Loro fanno la coda sul serio, negli stadi rispettano la polizia e i divieti. Perché in Inghilterra c’è la certezza della pena. L’Italia è il Paese dei compromessi, troppi la fanno franca, troppi chiudono un occhio o tutt’e due".

Giancarlo Galavotti (www.gazzetta.it)