Il Parma di Ranieri parte con una sconfitta

Certo, è presto per ogni valutazione. Solo una gara, e per giunta di quelle dichiaratamente da seconde linee. Eppure la proverbiale mano del nuovo tecnico si vede: Claudio Ranieri ha messo in campo un Parma compatto, bene organizzato, che non ha concesso nulla allo Sporting fino allo sfortunato finale e che invece ha saputo procurarsi le sue brave (e sprecate) occasioni da gol.

Ranieri contava su Couto come chioccia dello spogliatoio. Ma l'obbligato forfeit del difensore (problemi muscolari) non sembra aver pesato: spinto dalle folate offensive dei vari Bocchetti, Gasbarroni, Dessena e Pisanu, è il Parma a mettere spesso in difficoltà i portoghesi, andando a sfiorare il vantaggio con Kutuzov e Paci, mentre dall'altra parte è il solo Joao Pinto a cercare un po' di gloria tirando dalla distanza.

Nella ripresa lo Sporting prova a partire forte e costruisce un paio di occasioni, ma poi il Parma riprende le misure. Poi Ranieri gioca le carte Paponi e Muslimovic. Ma è proprio quest'ultimo a sprecare una palla da due passi che poteva dare ai suoi un gol pesantissimo. Il neoentrato non ha nemmeno la giustificazione della stanchezza, che invece toglie concengtrazione ad altri. Come a Perna, che dopo una gran bella prestazione compie l'unico, fatale errore nel disimpegno pasticciato che regala a Ze Carlos una palla facile da mettere in rete. Così, mentre i portoghesi ottimizzano i conti (una occasione o poco più, un gol), i gialloblù rimpiangono le occasioni buttate al vento.

Ma Ranieri l'aveva detto: a lui interessa il campionato: e in questa prospettiva, il tecnico torna a Parma con buone indicazioni.
Pier Luigi Todisco

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