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  24/02/2007 - SERIE A: GLI ANTICIPI


Crisi Toro, pari tra Atalanta e Palermo

ATALANTA-PALERMO 1-1

Sarà l'effetto-pubblico, riammesso al Comunale dopo la tragedia di Catania (e in tribuna spunta anche il c.t. Donadoni), sarà che l'Atalanta vuole tornare a vincere dopo tre pareggi di fila, fatto sta che i bergamaschi sono protagonisti di un'ottima gara contro il Palermo di Guidolin, fresco di riconferma da parte del suo presidente Zamparini. Anche i rosaneri fanno la loro parte con pieno merito, tanto che alla fine i conti tornano per entrambe e l'1-1 appare risultato equo. Salvo forse per un episodio assai discutibile, al minuto 40 del primo tempo.
PRIMO TEMPO Pur senza Migliaccio e Donati, parte fortissimo l'Atalanta, che affida a Zampagna il compito di unico terminale offensivo, ma in realtà è tutta proiettata in avanti. Nei primi 15' il Palermo, privo di Corini e Barzagli, non vede nè avversari nè palla, con Doni ad ispirare la manovra e Defendi a velocizzare trame di ottima fattura: è autentico Atalanta-show. La squadra di Colantuono crea e attacca senza tregua portando a un passo dal gol nell'ordine Defendi, Bellini, Bernardini e Doni nei primi 11 minuti. In tre occasioni su quattro è Fontana a dire di no. Ma per il portiere non c'è scampo al 13', quando Zampagna viene pescato tutto solo da Ariatti e con un destro ravvicinato infila l'1-0. A questo punto i padroni di casa rallentano il passo, il Palermo si rimette in sesto, trova tempi e distanze e comincia a dar del filo da torcere ai bergamaschi. Il solo Cassani sfiora concretamente il gol (Calderoni respinge), ma i rosanero macinano calcio intenso ed efficace. Al 40' un episodio destinato a far discutere: su un lancio di Doni Ariatti è in vantaggio, sembra resistere a un contatto con Cassani, poi cade proprio di fronte a Fontana. Rosetti lascia correre, il pubblico inveisce chiedendo il penalty.
SECONDO TEMPO Il Palermo riparte da dove era rimasto, ossia da una condotta aggressiva e intraprendente. Ora le giocate di prima e in velocità sono in gran parte rosanero. Finchè al 13' Diana ristabilisce la parità, sfruttando un assist di Pisano. Nemmeno dopo l'1-1 il Palermo rallenta, con Calderoni costretto a superarsi su Caracciolo. L'Atalanta rischia, ma soprattutto non riesce ad alleggerire la pressione avversaria né a ribaltare l'azione. Il Palermo invece riparte con puntualità ed efficacia, proprio come l'Atalanta del primo tempo. Caracciolo e Simplicio sfiorano il raddoppio, poi è Loria a mandare fuori di poco. Brivido nella stessa azione: dopo il colpo di testa, il difensore si scontra violentemente con Fontana. Cadono entrambi, ma il difensore con una rigidità che fa temere il peggio. Invece Loria si riprende velocemente, mentre Fontana, che sembrava pronto a riprendere a giocare, esce qualche secondo dopo barcollando. Per entrambi comunque nulla di grave. Alla ripresa del gioco le squadre abbassano il ritmo ma non la guardia. E dopo cinque minuti di recupero Rosetti dice che va bene così.
Livia Taglioli

CHIEVO-TORINO 3-0
Il Chievo aggancia in classifica il Torino dominando la sfida del Bentegodi (3-0) con le reti di Bogdani (2) e Brighi. Sempre più a rischio la panchina di Alberto Zaccheroni.
IN CASTIGO - Alessandro Rosina è capocannoniere del Torino con 5 gol. Dalla sua imprevedibilità dipende il gioco di una squadra che ha troppi gregari tra i centrocampisti. La scelta di rinunciare all'unico fantasista a disposizione, per punire i giudizi riportati recentemente sul suo sito web, è un azzardo enorme in un momento così delicato, e Zaccheroni rischia di pagarne le conseguenze nelle prossime ore.
LA PARTITA - Con due punti nelle ultime tre partite verrebbe da pensare che il Chievo sia ancora in fondo al tunnel. E invece quella di Del Neri è una delle squadre più in palla del momento. Nella sfida cruciale contro il Torino bastano due accelerazioni per guadagnare un discreto vantaggio. Dopo due minuti Semioli serve Bogdani, che sfonda l'ultima linea granata e infila l'angolino con un destro a girare. Alla fine del tempo l'albanese viene lasciato libero di colpire a pochi metri da Abbiati, che esita un secondo di troppo nell'uscita e incassa il 2-0. In mezzo alle due reti di Bogdani c'è solo una combinazione tra Abbruscato e Stellone, che spara sull'esterno della rete l'unica vera occasione granata della partita.
INCUBO GRANATA - Per contenere Semioli a sinistra Zaccheroni aveva già invertito le posizioni di Pancaro e Balestri, ma dalla parte opposta le cose non sono andate meglio. A Obinna è sufficiente uno scatto per bruciare Brevi e servire Brighi per il 3-0 a inizio ripresa. Nonostante le "cure" di Zac (Barone e Muzzi in campo negli ultimi 30 minuti) il paziente granata non dà mai cenni di ripresa. Anzi, se la sconfitta non assume i contorni del tracollo va ringraziato Pellissier, che spedisce a lato un rigore scaturito dal "mani" di Franceschini. Un colpo comunque durissimo per il Torino, che domani potrebbe vedere ancora più da vicino il baratro del terzultimo posto.
Antonino Morici

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