Alla diciottesima partita l'Inter si ferma

Dopo 17 vittorie consecutive l'Inter si fa bloccare in casa dall'Udinese: è 1-1 con gol di Obodo e Crespo nel secondo tempo. Era dal settembre 2006 (Inter-Samp 1-1) che i nerazzurri non pareggiavano in casa. Ed è stata proprio l'Udinese, nella partita d'andata, a fermare per l'ultima volta la squadra di Mancini.

TURN OVER - Di nuovo rispetto al passato recente ci sono il portiere, il "volante" di centrocampo e uno dei due attaccanti. Toldo, Burdisso (in una posizione per lui nuova) e Adriano non giocheranno una grande partita ma è evidente che la velocità di crociera dell'Inter, con la testa già a Valencia, è ridotta. La palla gira con meno velocità, Figo è troppo prevedibile, Ibra non incide. Così, il primo tempo ha un unico sussulto: lo svedese scambia con Adriano, che piomba sul pallone con l'esterno e manda il pallone poco oltre la traversa. Un brivido per De Sanctis, che però resta isolato, perché i nerazzurri pur controllando il gioco non scheggiano la corazza montata da Malesani.

COLPO OBODO - L'Udinese piace per la sua capacità di occupare gli spazi, soprattutto a sinistra. Zanetti stringe centralmente a metà campo lasciando scoperto Maicon sulle ripartenze di Dossena. Dopo 45 minuti in stile "partitella", il colpo di scena. E' Obodo ad accendere la partita a inizio ripresa con la rovesciata dell'1-0: Di Natale batte l'angolo, Natali colpisce di testa nel cuore dell'area e il nigeriano infila Toldo. L'Inter reagisce (senza Adriano, uscito per un lieve infortunio) ma dà sempre l'impressione di avanzare con il freno a mano tirato.

LA SVOLTA - A metà ripresa Mancini inserisce Maxwell per Solari. E' la mossa decisiva, l'ennesima della stagione interista. Il brasiliano tocca il primo pallone della sua partita scodellando il cross dell'1-1 per la testa di Crespo. L'onore è salvo, il record del Celtic (25 successi di fila) pure. L'1-1 resterà tale perché Ibrahimovic non è nella sua serata migliore preferendo il numero ad effetto alla concretezza. Un aiuto alla difesa di Malesani, che negli ultimi 15 minuti rinuncia ad attaccare togliendo le due punte ed esponendosi al rischio di mischia continua nella propria area, che né Materazzi (chiuso da Natali con modalità da moviola) né Ibra riescono a risolvere.
Antonino Morici

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