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  07/03/2007 - GRANDE IMPRESA DEI GIALLOROSSI


Una Roma imperiale espugna Lione

Grande impresa della squadra di Spalletti che vince (2-0) in Francia e passa ai quarti di finale. Apre di testa Totti, raddoppia Mancini con un gol straordinario. La follia di Fred: gomitata a Chivu

LIONE, 6 marzo 2007 - La Roma vince a Lione e firma una delle imprese più esaltanti della sua storia. Nel primo tempo i gol di Totti e di Mancini.
MATURITA' - Era da 23 anni che i giallorossi non passavano il turno in una sfida a eliminazione diretta in coppa Campioni/Champions League. Quello di oggi, allenato da Spalletti, è un gruppo maturo, che vince divertendo ed è meno fragile dal punto di vista emotivo. L'approccio è quello della partita d'andata: duro (Chivu segue Fred ovunque) e concentrato (Mexes non rischia mai negli ultimi venti metri). In queste condizioni anche un torto arbitrale, come il gol annullato ingiustamente a De Rossi, si supera senza contraccolpi.

COLPI DA K.O. - Certo, non è una passeggiata. Come si temeva, è la fascia mancina dei francesi a far paura: Malouda è incontenibile per Cassetti, e quando si sovrappone Abidal la diga rischia di tracimare. Se la linea regge è perché a Fred e Govou non arriva un pallone giocabile, e tutto si limita alla copertura sulle punizioni al veleno di Juninho. Il capolavoro della banda Spalleti è confezionato da Totti e Mancini tra il 22' e il 44'. L'esecuzione è da manuale, con due contropiede chiusi di testa dal capitano, su assist di Tonetto, e di pura tecnica dal brasiliano. Il numero è pazzesco, una serie di doppi passi da spot tv ai danni del povero Reveillere. Ed è 2-0.

ORGOGLIO - Messa al sicuro la qualificazione, la Roma deve solo gestire il vantaggio.
Ma fa fatica. Se il Lione non riapre subito la partita è merito di Doni, che fa i miracoli su Wiltord, Juninho e soprattutto Kallstrom, molto più incisivo rispetto a Diarra. Houllier molla gli ormeggi negli ultimi 20 minuti inserendo anche Benzema. Ma il Lione sbatte sempre contro la difesa romanista, e forse anche contro quel pizzico di presunzione che aveva accompagnato l'avvicinamento a questa doppia sfida. Fred perde la testa colpendo Chivu con una gomitata sul volto, ma l'imbattibilità del Lione in Champions è compromessa. La Roma dei Tonetto, dei Doni e dei Cassani, oltre che di Totti e Mancini, è tra le migliori otto d'Europa. Con buona pace dell'OL, una corazzata che mostra troppe falle nei momenti che contano, e del c.t. francese Domenech, che proprio non vedeva come il Lione potesse perdere.

Antonino Morici
www.gazzetta.it