Fiorentina - Vanden Borre: sì
FIRENZE - Anthony Vanden Borre è vicinissimo alla Fiorentina. Un soffio a breve e l'acquisto sarà messo nero su bianco. Il senso di una giornata lunghissima e convulsa intorno al nome del 19enne difensore dell'Anderlecht è questo. Personaggi e interpreti: ovviamente il calciatore, l'agente Marko Naletilic ( che cura la mediazione fra le due società), il procuratore di Vanden Borre, Pantaleo Corvino, il Betis Siviglia. Ognuno in forma e misura diversa, però comunque protagonisti della vicenda che ha catalizzato l'attenzione dei tifosi viola e degli appassionati di calcio in generale, colpiti dall'attivismo della Fiorentina che sta per mettere le mani su uno dei talenti riconosciuti del calcio internazionale. Perché il senso è quello e per trasformarsi in fatto concreto, al tirar di tutte le somme, deve accadere una cosa sola. L'Anderlecht chiede qualcosa in più di 5 milioni per il cartellino del suo esterno, la Fiorentina ne offre qualcosa in meno di 4. Non la spunterà né l'una e nell'altra per un motivo semplice: a 4,5 milioni c'è il punto d'accordo e lì si arriverà, grazie anche alla spinta dello stesso Vanden Borre che ha chiaramente detto ai suoi dirigenti attuali di voler andare via a giugno. Alla Fiorentina.
LE TAPPE - Partendo dal presunto 'avvistamento' del difensore belga a Firenze per le visite mediche circolato nella tarda mattinata di ieri, smentito dalla Fiorentina e dagli eventi, vale la pena ripercorre tutte le varie tappe della storia. Che la Fiorentina fosse sulle tracce di Vanden Borre è noto da tempo, ma mai c'era stata così vicina. Tanto che si diffonde appunto la voce che il ragazzo abbia già firmato per il club dei Della Valle e chi lo fa dimentica che la cosa di questi periodi non è possibile e si può incorrere in durissime sanzioni dell'Uefa. Il discorso è che la Fiorentina ha battuto la concorrenza della Juventus (ritiratasi dalla trattativa) e ha maggiori chance rispetto al Betis che, invece, è arrivato ad offrire fino a 3,8 milioni e avrebbe potuto rilanciare in un ultimo, disperato tentativo di strappare Vanden Borre alla Fiorentina. Niente di tutto ciò. Pantaleo Corvino si sente in una botte di ferro. «L'Anderlecht - ha detto il diesse viola - si è 'ammorbidito' e sta venendo incontro alla nostra offerta, mentre il ragazzo ha messo Firenze e la Fiorentina come priorità assolute ai suoi programmi » .
Con Vanden Borre non c'è ancora la firma e non ci potrebbe essere, ma l'accordo su ingaggio e durata sì: 500mila euro a stagione per i prossimi cinque anni. Adesso, tutto è in mano a Marko Naletilic, che nelle scorse settimane ha portato Kuzmanovic alla corte di Prandelli, ed è uomo di fiducia di Fiorentina e Anderlecht: starà a lui trovare il modo per far convergere le due società sulla cifra che accontenta tutti. Cioè 4,5 milioni. Al momento la distanza tra le parti è minima e, va ribadito, c'è molto ottimismo che al più presto si giunga ad una soluzione positiva dell'affare.
QUERELLE - Siccome non c'è affare internazionale che non sia pure un mezzo...intrigo, ecco che nel contesto si inserisce la 'querelle' tra i procuratori di Vanden Borre. Qualcuno si è chiesto: chi rappresenta l'esterno di origine congolese che vanta il record di aver esordito nella nazionale belga a 16 anni e mezzo? Vanden Borre ha chiuso il rapporto con Didier Frenay, suo primo manager, passando ad Antonio Stinà. « Il mio contratto con Vanden Borre - ha affermato Stinà - è in regola in tutto e per tutto, tant'è vero che esiste una penale (circa un milione di euro, ndc) nel caso in cui il calciatore decidesse di scegliere un'altra strada. Ma io sto lavorando tranquillo e concentrato sull'operazione. Di più: sono serenissimo. Anche perché se le cose dovessero prendere una piega diversa da quella naturale, non avrei esitazioni a rivalermi nelle sedi opportune ». Non succederà. E qui si parla di altre sedi: ieri Stinà era in Viale Fanti per formalizzare l'accordo economico di cui sopra per conto del suo assistito con Corvino. Il quale, tanto per non farsi mancare niente, ha pure incontrato il presidente della Reggina, Lillo Foti. « Visita di cortesia » , l'ha definita il massimo dirigente amaranto. E già che c'era ha parlato di Mesto, Bianchi e Reginaldo col suo amico Pantaleo...
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