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  09/03/2007 - A RIMINI PER ALLUNGARE LA STRISCIA-SI


Napoli, Reja cerca il colpo del k.o.

NAPOLI - Edy e Leo, un gori­ziano e un perugino. Reja e Acori, fanno del campo di calcio una scacchiera e di Ri­mini- Napoli una sfida da bul­loni roventi. Edy e Leo, il “ vecio” marpione che resiste alle mode del tempo che cam­bia e il nuovo mister- mana­ger che avanza glorioso nel Bel Paese. Due stagioni fa si trovarono in ballo in C1 e bal­larono sino alla fine stratto­nandosi a vicenda. Così fu: Acori sbarcò in B dalla porta principale; Reja, saltato in sella al Napoli in corsa, venne bocciato (ahilui) nella finalis­sima con l’Avellino. Se la vendetta è un piatto che si serve freddo la sfida di saba­to cade a puntino per il Napo­li.
Dieci anni di distanza l’uno dall’altro: Reja è del ‘45, Aco­ri del ‘55, sono nemici del po­litichese, sono uomini di co­raggio e si affronteranno a vi­so aperto. In questo mini-dos­sier abbiamo messo a con­fronto loro e i loro numeri, gli schemi, le diagonali e tutto quanto fa pensiero.

REJA - E’ un tradizionali­sta che si è saputo slegare da certi vecchi canoni (non tutti, però...). S’è inventato un Na­poli stile serpente, cambia pelle soprattutto in attacco. Ha sposato il 3-5-2 dopo esse­re andato a nozze (e aver di­vorziato) col 4-3-1-2 e tutte le sue infinite varianti. E oggi­giorno sta preparando a pun­tino una serie di sorprese: contro il Rimini confermerà Bucchi e De Zerbi oppure ri­cucirà la coppia Bucchi-Cala­iò? Più la prima che la secon­da.
L’indizio: il Napoli ieri se l’è spassata nella partitella in famiglia di Marano, ha stra­battuto i poveri avversari di turno 24- 1, un test troppo scontato per essere vero. Mi­ster- Napoli ha tutti gli uomi­ni a disposizione (tranne Pià) e si sta spremendo le menin­gi in cerca della soluzione giusta: se il secondo tempo della partitina vale come sembra, contro il Rimini Buc­chi e De Zerbi ( schierati in duo) si terranno strette le magliettine, Calaiò (5 gol ie­ri...) riscalderà la panchina. Ma non è detta l’ultima mos­sa...

ACORI - Fedele nei secoli al 4-2-3-1, ne ha fatto un kar­ma di quel modulo tattico. Vanta un passato da calciato­re nella Primavera del Napo­li. E’ l’uomo che ha trascina­to il Rimini in serie B. E’ l’uo­mo che negli ultimi dieci an­ni ha guidato tre-squadre-tre senza che mai l’abbiano eso­nerato (quattro promozioni: a Gubbio, San Giovanni Val­darno e le due di Rimini). Al­l’andata, quest’anno, il Napo­li sudò sette camicie per veni­re a capo del match e solo un’intuzione maligna di De Zerbi tagliò le gambe alla scatenata band: « Noi abbia­mo bisogno di una vittoria...» . Acori non le ha mandate a di­re e ha messo le manine avanti: «Il Napoli è un avver­sario forte, probabilmente è anche più in forma rispetto alla Juve. A noi servono que­sti tre punti ma è anche im­portante non perdere» . Atten­to Acori, il Napoli avrà il do­dicesimo uomo accanto, i suoi tifosi: sono 1.500 i biglietti venduti. Reja- Acori, a voi. Mettetevi comodi come a tea­tro. Il colpo di scena è pronto.