Bologna, 3 punti con il minimo sforzo
Il Bari tiene bene al Dall'Ara, ma al 52' l'arbitro assegna un rigore ai rossoblù ed espelle per proteste Tabbiani. Trasforma Bellucci dopo tre errori consecutivi; il 2-0 finale è di Mingazzini
Claudio Bellucci (che non segnava dal 16 dicembre scorso) questa volta non fallisce. Dopo tre errori consecutivi dal dischetto, il vicecapocannoniere della serie B regala tre punti d'oro al Bologna: rigore che Gillet intuisce; trasformazione che apre la strada ai padroni di casa. Il 2-0 finale è opera di Mingazzini che infila di testa in pieno recupero. Una vittoria ottenuta con il minimo sforzo, perché il Bari esce a testa alta dal Dall'Ara dopo un primo tempo impeccabile e una ripresa in inferiorità numerica dal 52', per l'espulsione di Tabbiani in occasione del penalty decisivo. Giuseppe Materazzi incassa la sua prima sconfitta, ma se quello della prima frazione di gioco è il Bari del futuro, il tecnico può dormire sogno tranquilli.
IL BARI CHE NON TI ASPETTI Renzo Ulivieri preferisce l'esperienza di Zauli all'estro acerbo di Meghni. Solito schema, con il talentuoso numero 10 fra Filippini e Bellucci, a supporto di Marazzina. Idea che sfuma al 34' del primo tempo quando per problemi muscolari l'ex del Palermo deve lasciare al francesino. Un peccato, perché le cose migliori del Bologna fino a quel momento erano partite dal suo piede. Rossoblù impacciati e contratti. Merito del Bari che, nonostante numerose defezioni, tiene testa ai padroni di casa con un gioco organizzato ed efficace. L'arma in più della squadra di Materazzi è il pressing offensivo nella trequarti avversaria; un gioco di prima che ha come protagonisti Tabbiani, Santoruvo e Sgrigna, quest'ultimo preferito a Vignaroli. Non a caso le occasioni più nitide sono dei galletti che si avvicinano al gol due volte con Tabbiani. Il Bologna, che cambia in difesa, passando da quattro a tre elementi, è troppo macchinoso per impensierire il Bari: la poca velocità negli scambi rende tutto prevedibile.
CAMBIA IL VENTO Servirebbero fantasia e più convinzione. I primi minuti della ripresa sembrerebbero riproporre lo stesso copione della prima frazione, ma il vento cambia all'improvviso. Meghi subisce fallo in area da Esposito e si guadagna un rigore. Tabbiani protesta vivacemente; Romeo lo espelle e Bellucci, dopo tre errori consecutivi dal dischetto, batte Gillet, che la palla la sfiora appena. Il gap, nel risultato e nell'inferiorità numerica pesa. Meghni ha infatti sul piede la palla del 2-0, ma colpisce debolmente. Materazzi (un nome che è una garanzia) non ci sta a perdere e al primo cambio toglie Sgrigna per Vignaroli. In difesa è invece l'esordiente Loseto a prendere il posto di Esposito. Nonostante il doppio handicap il Bari non molla la presa, favorita anche dalla giornata no del pachidermico centrocampo rossoblù. Ulivieri, non si sa mai, regala più freschezza alla difesa con Terzi per Brioschi, ma il Bari non ne ha più. Gillet i miracoli li fa, ma nulla può sul colpo di testa angolato di Mingazzini.
g.des.
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