Purtroppo non è riuscita l'impresa al Milan, gli uomini di Ancellotti pur disputando una gara generosa al "Camp nou" non sono riusciti ad andare a segno per cui la finale della Champions League 2005/2006 sarà ARSENAL- BARCELLONA.
Peccato perchè i rossoneri hanno disputata una gara ordinata chiudendo bene gli spazi e provando a sfondare la retroguardia azulgrana ma purtroppo non è arrivato lo spunto decisivo per riaprire il discorso qualificazione. Motivo di discussione sarà sicuramente il gol annullato a Shevchenko alla metà della ripresa per una presunta spinta dell'attaccante ucraino a Puyol.
il Barcellona, pur attaccato, riesce a mantenere un aplomb invidiabile durante tutto il match, il Milan alterna a sprazzi di bel gioco, lacune dettate dalla paura. Soprattutto in difesa, dove il pressing dei catalani è furioso. A tal punto devastante da inguaiare i rossoneri da soli. Il più in partita è decisamente Kakà. Il brasiliano è in serata di grazia, peccato che non lo sia Pirlo. Il regista del Milan balbetta, dilata la sua indecisione, rendendo prevedibile tutto tutto quello che fa. E per il Barça diventa facile rubare palla e spaventare il Milan. Costacurta salva sulla linea rimediando al buco di Kaladze su Eto'o; un esempio di come il pressing sull'uomo possa diventare letale. Se poi ci aggiungi Ronaldinho allora il cerchio è completo. Come a San Siro si risveglia da brevi sonnellini. Si porta avanti la palla con un colpo di tacco, scatta e sfiora la traversa. Oppure taglia il campo con lanci antologici che spiazzano il Milan.
Il cronometro scorre inesorabile e gli spagnoli sono dei maesri nel tener palla, basti pensare che nelle loo fila hanno il signo Ronaldinho n°1 uno al mondo nel gioco di gambe ed ecco allora che dopo 90' minuti abbastanza sterili l'arbitro Markus Merk chiude le ostilià ora tra i catalani e la coppa c'è solo l'ostacolo Arsenal.
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