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  18/03/2007 - CONTINUA LA MARCIA TRIONFALE DEI NERAZZURRI, +18 SULLA ROMA


L'Inter fa quello che vuole

Ad Ascoli i nerazzurri si concedono un primo tempo a passo di diesel, poi nella ripresa decidono di vincere: entrano Adriano e Crespo e Ibra fa doppietta. L'Ascoli merita il gol finale su rigore

ASCOLI, 18 marzo 2007 - Sarà la pressoché totale assenza di biandiere nerazzure sugli spalti (ad Ascoli l'ingresso è ancora appannaggio esclusivo degli abbonati). Sarà una certa preoccupazione suscitata dalla bella vittoria portata a casa da Siena, domenica scorsa, dai bianconeri. Sta di fatto che l'Inter avvia la partita a mo' di diesel, e per l'intero primo tempo si ricorda raramente di premere l'acceleratore.
SOLITO IBRA - Eppure il motore non appare affatto inceppato. Ibrahimovic si adegua, spesso lo si vede a sinistra in posizione quasi da terzino, ma poi appena viene avanti combina come sa con Cruz e Stankovic e inventa un po' di tutto: compresa una caduta in area che gli vale l'ammonizione per simulazione e un turno di stop, visto che era diffidato. Per il resto ci sono Maxwell e Maicon che spuntano dalle rispettive fasce in area avversaria a fare paura, c'è un Burdisso in versione centromediano che trova qualche buon lancio e c'è un Cruz come al solito molto utile tatticamente.

PESCE GUIZZANTE - Dall'altra parte, però, visto che l'Inter non forza, si osa via via un po'. C'è per esempio Pesce sulla sinistra che si intende bene con Fini e Paolucci, producendo alcuni buoni assist per Bjelanovic in grado di non far mai annoiare Julio Cesar, fino alla fine del primo tempo.

LA RIPRESA - Dopo l'intervallo, però, l'Inter cambia marcia. Figo, in campo nonostante la testa fasciata (gomitata di Lombardi nel primo tempo) si schiera decisamente a destra (prima la sua posizione non era chiarissima) e inizia a copstruire pericoli. E Mancini inizia a mettere mano ai cambi. Prima gioca la carta Adriano, che subito sfiora il palo dalla distanza. Poi tocca a Crespo, che porta a tre uomini la linea degli attaccanti (esce Maxwell). E il gol arriva subito, grazie a un Adriano che si improvvisa ala destra e inventa un cross millimetrico per Ibra, che a centro area devia al volo di destro in rete. L'Ascoli, che Sonetti aveva ulteriormente coperto togliendo Paolucci per Melara, deve così cambiare assetto, ma mentre cui prova l'Inter chiude la gara con una nuova combinazione Adriano-Ibra. Ma il generoso Ascoli continua a cercare la poprta, soprattutto con i potenti tiro di Boudianski, e alla fine viene premiato con il rigore per fallo di Samuel di Bjelanovic.

Pier Luigi Todisco
www.gazzetta.it