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  19/03/2007 - IL PRESIDENTE DEL LIVORNO


Spinelli:"Prima si perdona poi si bastona"

Il presidente del Livorno Aldo Spinelli dopo il ko di Udine: `La prima volta si perdona, la seconda si bastona`. Il 4-0 rimediato al Friuli non e` piaciuto al patron labronico che, intervenuto ai microfoni di Datasport, ha raccontato le proprie sensazioni.

Presidente, come ha passato la notte?
`Non ho dormito per niente. Ecco come e` andata. Purtroppo non ho chiuso occhio`.

Ha parlato con Arrigoni?
`No, non ho voluto parlare ne` con lui, ne` con i dirigenti, ne` con i giocatori. Dopo la partita ho deciso di prendere 48 ore per pensare e non voglio sentire nessuno fino a domani mattina. Poi faro` una riunione esplorativa con i miei collaboratori piu` stretti e decidero` cosa fare`.

Cosa e` andato storto? Dopo l`esonero rientrato le cose sembravano andare nel migliore dei modi?
`Non lo so, davvero. Ci sto pensando. Il fatto e` che lascio la squadra in mano ai dirigenti e forse non basta. Bisogna vivere piu` vicino ai giocatori, non basta andare alla partita la domenica. Purtroppo gli impegni di lavoro non mi consentono di fare questo. Se potessi lo farei. Faccio un esempio sabato ero a Mestre, domenica mattina a Monfalcone e poi sono andato anche alla partita. Ci tengo, ma gli impegni di lavoro sono tanti`.

Sta pensando a vendere?
`Il calcio purtroppo e` un`azienda importante, da non trascurare. Se si intervistassero i 42 presidenti di A e B, penso che almeno 20 vorrebbero vendere. Pero` in questo momento non voglio. Il momento e` difficile, e in queste situazioni si tira fuori il cervello e la forza di proseguire`.

Da dove ricomincia?
`Non lo so. So solo che la prima volta si perdona, la seconda si bastona. E alla terza non ci sono piu` attenuanti. E lo dico anche per il sottoscritto, mi ero ripromesso di stare piu` vicino alla squadra ma ci sono riuscito solo fino a un certo punto. Per fortuna la classifica e` buona. Dobbiamo giocare ancora sei partite in casa e quattro fuori. Se ci fanno riaprire il Picchi a tutti i tifosi possiamo farcela. Ma una cosa e` certa: non voglio piu` fare brutte figure`.

datasport.it