Reggio si coccola Bianchi
Mazzarri: «Attaccante completo, farà strada». Foti: «E’ richiestissimo»
REGGIO CALABRIA - La Reggina indovina una quaterna sulla ruota di Catania, torna in zona A, va in gol con il trio delle meraviglie Bianchi- Amoruso Foggia, aggiungendo con Esteves ( entra e in nove secondi realizza il quarto gol) una ciliegina sulla torta. Ma è lui, Ronaldo Bianchi, bergamasco, classe 1983, il bomber della Reggina. Quindici gol. In sei anni di A nessuno ha fatto meglio in amaranto di questo ragazzone, alto 189 centimetri distribuiti in 78 chilogrammi. E mancano ancora dieci giornate alla fine. Nella classifica dei cannonieri Bianchi attualmente è secondo, affiancato da due “ grandi”, il fiorentino Toni e l’interista Ibrahimovic, mentre in testa c’è un certo... Totti a quota diciotto.
Ma chi chiede a Rolandinho, come affettuosamente lo chiamano i tifosi reggini, se è intenzionato a dare l’assalto alla vetta, lui risponde sorridendo:
« Io non faccio la corsa su nessuno, gioisco immensamente quando segno ma, credetemi, trovo la stessa soddisfazione quando va in gol un compagno.
Certo, il gol per un centravanti è vita, finora ne ho segnati quindici, frutto dell’organizzazione di gioco studiata da mister Mazzarri e messa in atto sin dall’inizio del campionato da noi giocatori, consapevoli che per potere aspirare alla salvezza c’era, e c’è tuttora, l’urgenza di dare il centoventi per cento delle nostre possibilità per via della penalizzazione » .
E’ rinato, sembra un altro Rolando Bianchi. Il suo nome, ormai, è su tutti i taccuini degli operatori di mercato, a gennaio sono stati in molti a richiederlo a Foti, primo tra tutti il presidente del Palermo Zamparini per sostituire Amauri, ma anche la Fiorentina per ottenere una opzione per il prossimo cam- pionato in vista di una possibile partenza di Toni. A “ Rolandinho”, però, i titoli a nove colonne e i servizi speciali delle tv non fanno venire le vertigini: « Sì, leggo, sento, mi fa piacere che i grandi club si interessino a me, ma io sono concentrato per centrare lo scudetto della salvezza con la Reggina. A questa città, alla società, a Mazzarri, sono grato per la fiducia che mi hanno concesso e e sento il bisogno di ricambiarla » .
Il presidente Foti, dal canto suo, non ha mai dichiarato che il suo gioiello fosse in vendita: « E’ ovvio che siano giunte tante richieste, ma come sapete io ho sempre pensato all’interesse della squadra e del giocatore stesso, A fine campionato se ne riparlerà, però sarei felice se dovesse restare ancora con noi » .
Foti e Mazzarri se lo tengono stretto, lui, Bianchi, è contentissimo perchè a Reggio ha vinto la sua battaglia contro lo scetticismo generale e contro la sfortuna. Dall’Atalanta in prestito al Cagliari dove disputò spezzoni di partite, ritorno a Bergamo quindi alla Reggina, la stagione scorsa. Un bruttissimo infortunio ai legamenti rimediato con la Nazionale under 21, oltre sei mesi di stop, solo qualche partita nel finale. La Reggina intanto riscattava dall’Atalanta il suo cartellino ( « Sono stato sempre convinto delle potenzialità del ragazzo » è il ritornello di Lillo Foti) e quest’anno per la prima volta lo ha lanciato da titolare. Walter Mazzarri: « Bianchi è un giocatore destinato a fare una carriera importante. Forte fisicamente, veloce, con un bel tiro, è un centravanti completo, moderno ed ha ancora grossi margini di miglioramento. Deve limare alcune cosette, specie nel palleggio, in fondo questa è la prima stagione in cui sta giocando con continuità. Meglio non poteva fare » .
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