Toni, la prima scelta è la Juve
L'attaccante ha già detto a squadra e tecnico che partirà. Solo la Champions potrebbe far cambiare i piani, ma la casa di Firenze è già in vendita
"Quando parlerò con Della Valle basteranno dieci minuti per trovare un accordo". Forse anche meno. Diego Della Valle e Luca Toni ormai si conoscono bene. E si stimano. Nel luglio scorso stipularono un patto. Il capocannoniere del campionato aveva già raggiunto un accordo con l’Inter. Molto vantaggioso sia dal lato tecnico, che da quello economico. Tutto stracciato nel nome di Firenze. "Nessuno di noi due può scappare ora che rischiamo la serie B o, al massimo, la serie A con una pesante penalizzazione. Salviamo la Fiorentina poi, tra un anno, sarai libero di decidere il tuo futuro". Toni accettò la sfida del patron viola. Rinunciando a qualsiasi aumento di stipendio. La Scarpa d’oro guadagnava e guadagna un milione e mezzo di euro. Molto meno dei cinque garantiti da Moratti.
SPECIALE - Toni non ha mai rimpianto la sua scelta. A Firenze ha vissuto un anno speciale. In campo si è divertito. La squadra di Prandelli, Inter a parte, è il fenomeno sportivo del campionato. E la rincorsa non è ancora finita. Ma è stato bene anche lontano dallo stadio Franchi. Ha scoperto quanto sia gradevole passeggiare in bicicletta per le strade della vecchia Firenze e quanto sia piacevole il rapporto con una tifoseria che lo ha eletto a erede di Batistuta. Toni non vorrebbe andar via, ma sarà costretto a farlo. Il cannoniere lo ha confidato ai compagni, al tecnico. A giugno lo aspetta l’ultimo contratto importante della sua carriera. Lucagol nelle ultime settimane ha cercato di capire se il tetto d’ingaggio fissato dalla Fiorentina (un milione e mezzo netti) potrebbe essere sfondato in via eccezionale. Non chiede la luna. Non chiede i 5 milioni che altri club sono pronti a offrirgli. Per non rifare le valigie e per mettere radici, si accontenterebbe di una cifra vicino ai 3 milioni. Richiesta inaccettabile. Chiudere un occhio per Toni farebbe saltare l’equilibrio nello spogliatoio.
STRATEGIE - Per rimettere in discussione un divorzio annunciato dovrebbe succedere qualcosa di speciale. Una Fiorentina in Champions, per esempio. Un grande sponsor legato alla coppa potrebbe coprire la cifra mancante. Oppure un intervento diretto della famiglia Della Valle, che potrebbe "ingaggiare" Toni come uomo-immagine delle proprie aziende. Ipotesi, al momento, poco probabili. Lucagol, insomma, a giugno partirà. Per andare dove? Il cannoniere non ha ancora deciso. I suoi manager stanno raccogliendo le varie proposte. In prima fila, però, c’è la Juve. Una squadra che ha proposto a Toni un ruolo da copertina nel suo progetto di rilancio. E l’idea di essere un protagonista e non solo uno degli attori (come nel caso dell’Inter) stuzzica l’orgoglio del centravanti. L’unico neo legato alla Juve è la certezza di non partecipare, ancora una volta, alla Champions. Ma la società bianconera resta la prima scelta. Dietro ci sono gli altri. Inter, Roma, Bayern Monaco, Real Madrid. Della Valle e Toni affronteranno il problema prima del 30 giugno. Il chiarimento avverrà quando la Fiorentina avrà "chiuso" il campionato. Entrambi credono ancora nella conquista di un posto in Champions. E se sarà divorzio non ci saranno polemiche. Anzi, solo ringraziamenti.
SUCCESSORE - Il vero problema sarà trovare un’alternativa a Lucagol. L’esplosione di Pazzini per certi versi tranquillizza la famiglia Della Valle. Prandelli, però, vuole anche un centravanti più esperto, da 15-20 gol sicuri. Gilardino e Adriano sono i sogni proibiti, Bianchi il nome in ascesa. Corvino potrebbe anche riaprire un vecchio canale che portava a Iaquinta o verificare il costo di un’operazione con l’Ajax per Huntelaar. Il problema era e resta il tetto d’ingaggio di un milione e mezzo di euro. A proposito, Toni sta già cercando compratori per la casa che ha acquistato a Firenze. Non ci sono, però, trattative in retta d’arrivo. C’è ancora tempo, insomma, per un miracolo.
Luca Calamai
gazzetta.it
|