Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  31/03/2007 - SERIE C2 C


Vigor da sogno


Tredici vittorie, sette pareggi, altrettante sconfitte ed un grande rammarico: quei due punti di penalizzazione da scontare per un illecito amministrativo che risale alla passata stagione. La Vigor Lamezia spera di non doversi mangiare le mani per una leggerezza burocratica che rischia di pregiudicare quanto di buono sta facendo la squadra di Nicola Provenza, che qualche mese fa è stata incoronata come la più bella a vedersi. Se i vigorini hanno un difetto, è quello di non essere capaci di piazzare l'allungo decisivo al momento giusto. In questa direzione si possono leggere le sconfitte interne contro Igea Virtus e Celano, il ko esterno di Rende ed il pari fra le mura amiche contro il Cassino. Tuttavia, quello di Provenza è anche un gruppo col cuore grande: in casa della Val di Sangro, pareggiò una gara fondamentale in pieno recupero, mentre sette giorni fa, contro il già citato Cassino, riuscì a prendersi il punticino rimontando due gol all'avversario (e sbagliando, sempre a tempo scaduto, un rigore con Ramora). Benedetta la zona-Cesarini, ma non basta l'abnegazione se manca la qualità. La Vigor può infatti contare su uno dei migliori esterni della categoria (Alessandro Alessandrì) e su una coppia-gol che si integra alla perfezione, perché Provenza può affiancare la forza ed i centimetri di Sergi alla rapidità ed all'imprevedibilità di Lisi. Si spiega così il terzo miglior attacco del campionato, un dato sul quale contare in un finale di campionato che vedrà i calabresi impegnati in una serie di delicatissimi scontri al vertice.