Bayern-Milan, l'ora della verità
MONACO DI BAVIERA, 11 aprile 2007 - Per capirci qualcosa bisogna andare a Marienplatz, cuore della città. Ma Monaco non è Manchester. Sotto un sole italiano (almeno 24 gradi), trionfano pacatezza e relax. Quattromila i tifosi del Milan, sparpagliati qua e là. Un trionfo di birra e panini per la fortuna degli "Schnell Imbiss", i tipici chioschi tedeschi, regno di wurstel e crauti. Ristoranti e gelaterie italiane, presi d'assalto, espongono colori rossoneri, esibendo tricolori che dal 9 luglio 2006 sono la costante di tutti gli italiani residenti in Germania.
DA TUTTA LA BAVIERA I colori del Milan e quelli del Bayern tutto sommato si intonano, ma più dei gemellaggi impera l'indifferenza. Ognuno per conto suo. I tedeschi che osservano divertiti, i milanisti che intonano qualche canto, ma senza esagerare. Rumoreggiano di più i bavaresi arrivati dalla provincia e dalle valli; sbarcati in migliaia per recarsi all'Allianz Arena, o lo stadio "bon bon" come viene chiamato da queste parti, per via della sua forma arrotondata.
TUTTI ALLO STADIO Polizia e servizi d'ordine sono stati chiari: avviatevi allo stadio con un certo anticipo per evitare ingorghi lungo la comoda strada che conduce all'impianto di Monaco. Quasi tutti i supporter del Milan sono già lì che attendono da un paio d'ore, affondati sotto qualche albero, sognando una notte da sballo, mentre leggono la Gazzetta. Commentano la dèbacle romanista all'Old Trafford, ma non temono un simile affronto, convinti come sono che anche questa volta la squadra riuscirà a sorprendere l'Europa.
dal nostro inviato Gaetano de Stefano
GASPORT
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